Data: 15/01/2013 11:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
MEDIAevo n. 19 - Nell'art. 1 della Dichiarazione d'indipendenza della Virginia del 1776 è scritto: "cercare e ottenere la felicità".
Il 14 gennaio 2013 esce un numero bellissimo de "Il Fatto Quotidiano del Lunedì" quasi interamente dedicato ai diritti, alla tutela dei bambini, delle persone in disagio sociale, degli anziani. Applausi a Sandra Amurri, giornalista di razza che ama la legalità e più volte ho ascoltato con sommo piacere, per l'intervista telefonica pubblicata a pag. 17: Stefano Rodotà stuzzicato sul suo terreno preferito, i diritti. Domanda Sandra: "C'è un nesso tra diritti forti e avanzamento della società?"; risposta: "certo, i diritti determinano condizioni che giovano all'economia come quello al lavoro e alla salute".
Riattacca Amurri:"e alla felicità?".
Il Prof. Rodotà non se lo fa ripetere due volte: "ha toccato un punto essenziale. Nel mio libro appena uscito, Il diritto di avere diritti, mi domando se sulla strada del riconoscimento del diritto all'esistenza non incontriamo il diritto alla felicità che è ciò che rende il costituzionalismo dell'America Latina più avanzato rispetto a quello europeo e americano".
In chiave di law in action dobbiamo espandere le potenzialità del sintagma diritto alla felicità per proiettarlo negli affetti, nel lavoro, nello svago, nelle sue varie combinazioni, nella cornice dei bisogni dell'essere umano. Tornando a Sandra Amurri, ricordo che era sua amica Maria Grazia Cutuli, la giornalista del Corriere della Sera morta in Afghanistan che ci ha lasciato il bel libro "il cielo degli ultimi". Per mantenersi a Milano Sandra e Maria Grazia, una marchigiana, l'altra siciliana, pulivano le scale del condominio ove abitavano negli anni del precariato. Me lo ha raccontato una cara Collega e ne scrive anche Luca Telese nel suo ultimo libro: Luca è stato al Corriere con Maria Grazia Cutuli ed al Fatto Quotidiano con Sandra Amurri.
Tutte le notizie