Data: 22/01/2013 12:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
Caro Zibaldone, quasi quasi mi rivolgo ai miei Colleghi Avvocati d'Italia: ho bisogno di un urgente parere; vorrei sapere se siamo davvero alla canna del gas (vedi fotina di corredo) o abbiamo ancora (non vorrei adoperare una parolona) speranza per la sopravvivenza della nostra amata professione forense. Ho appena ricevuto, da un legale centrale di un'importante azienda nazionale per la quale svolgo da vari decenni attivit� nel Centro Italia, la lettera che segue:
"Egregio Collega, ho necessit� di rimetterLe con una certa urgenza un mio fascicolo contenente atto di citazione, comparsa di costituzione e di risposta e produzione documentale, ai fini di una costituzione in giudizio innanzi il giudice di pace.
Purtroppo, le sempre pi� pretenziose richieste della Societ� sul piano tariffario e l'entrata in vigore dei nuovi parametri per la determinazione dei compensi (che ha gi� prodotto alcune distorsioni applicative da parte di taluni dei miei numerosi corrispondenti) mi hanno costretto a modificare l'impostazione di fondo che avevo sin qui seguito nella domiciliazione delle cause.
Alla luce di tanto, la mia proposta di collaborazione si connota come segue:
- l'incarico � di mera domiciliazione (ossia Lei non sar� indicato quale co-difensore); - La delegher� - tramite invio, di volta in volta, di apposito mandato e di dettagliate istruzioni � ad assistere alle udienze; - il Suo compenso verr� fatturato direttamente al mio Studio e non alla parte rappresentata; - in aderenza al nuovo modello legale di determinazione del compenso professionale, che prevede l'intervento di un accordo tariffario preventivo, per l'attivit� demandata il domiciliatario parceller� il 25% di quanto previsto dai parametri di legge alla voce fase di studio ed il 50% di quanto stabilito per la voce fase istruttoria, fatta applicazione dell'importo base indicato nei parametri (ossia n� diminuto n� aumentato); il tutto oltre, naturalmente, agli oneri fiscali e previdenziali ed al rimborso delle spese (trasferte comprese) che Lei dovesse in ipotesi sostenere.
La descritta modalit� di suddivisione dei compensi tabellati trova giustificazione nel fatto che - salvo ipotesi eccezionali, per le quali potranno stabilirsi accordi diversi � il corrispondente partecipa (quanto alle attivit� prettamente intellettuali) alle sole fasi di studio (sostanzialmente attraverso la lettura della comparsa di risposta gi� predisposta e, dunque, con un contributo minore rispetto a quello speso dal dominus) e di istruttoria (con la partecipazione alle udienze, mentre tutti gli scritti difensivi e le valutazioni strategiche incombono al dominus).
Mi rendo conto che la proposta � abbastanza� all'osso (e mi duole doverla rivolgere ad un collega come Lei, che ha sempre dimostrato grande professionalit� e puntualit� negli adempimenti) e, tuttavia, le condizioni recentemente impostemi dall'Azienda mi costringono a regolarmi come sopra.
Le sar� grato se vorr� dare un urgente riscontro alla presente, stante la prossimit� della scadenza dei termini per la costituzione in giudizio". Quale risposta dare al Collega? Qual � la Vostra opinione al riguardo?
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