Data: 03/02/2013 12:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi
Come sappiamo la legge Balduzzi, la 189/2012, ha depenalizzato (in alcuni casi) le colpe del medico seguendo quelle che erano da tempo le tendenze già diffuse nella giurisprudenza. In poche parole se un medico segue alla lettera le linee guida come stabilite dalla comunità scientifica, così come le comuni regole di perizia e prudenza, qualora incappi in un incidente di percorso, leggasi la morte del proprio paziente, non deve rispondere più per omicidio colposo.

Naturalmente non si negherà il diritto al risarcimento a chi di dovere, ma lo si stabilirà in sede civile. Un passo necessario anche per le sempre crescenti cause che rischiavano di danneggiare il rapporto di fiducia medico-paziente, indubbiamente necessario per poter espletare al meglio la professione medica. Ma anche per poter far sì che i pazienti si sentano rassicurati, non essendo vissuti come possibili minacce dai medici.

Inoltre a trarre giovamento saranno anche le tasche della Sanità, visto che i costi per la cosiddetta "medicina difensiva" raggiungono la ragguardevole stima di 10 miliardi all'anno.

La prima pronuncia su questa revisione delle responsabilità mediche, e conseguente depenalizzazione a colpa lieve, è giunto con una nota della Quarta sezione penale della Cassazione, che anticipa le motivazioni di una sentenza che ha annullato con rinvio una condanna per omicidio colposo di un medico. Accusa formulata dopo la morte di un suo paziente, per via di una complicazione, durante un'operazione di ernia del disco recidivante.

Appurato che il medico avesse seguito le linee guida pubblicate per questo tipo di operazione, a questo punto il giudice ha applicato quanto previsto dalla nuova legge. Si è dunque "affermato il principio che la nuova normativa ha parzialmente decriminalizzato le fattispecie colpose in questione". Facendo così scattare l'applicazione della norma più favorevole, come da articolo 2 del Cp.

In attesa del testo della sentenza sono certa che l'opinione pubblica si dividerà in due fronti. Chi vorrà tornare a pene massime per qualsiasi tipo di negligenza medica, che causi morte o gravi danni; e chi invece sosterrà il lato "umanizzato" della legge Balduzzi, che tiene conto della fallibilità del medico. Purché naturalmente segua passo per passo ciò che le linee guida prescrivono.

E voi per quale fronte vi batterete?


Tutte le notizie