Data: 16/06/2013 09:30:00 - Autore: L.V.
Una delle procedure logistiche tra le pi� importanti, all'interno di ogni schema complesso di trasporto, � sicuramente la movimentazione dei container, i quali costituiscono in tante circostanze l'unico supporto ottimale per organizzare lo spostamento di merci da una parte all'altra del mondo. Ma la movimentazione dei container all'interno delle aree portuali o dei cosiddetti retro porti, a causa di complicate procedure doganali, pu� diventare articolata e complessa: a tale proposito, sono state introdotte alcune norme procedurali semplificate, in ossequio alla normativa comunitaria.

In modo particolare, ad incidere notevolmente sul disbrigo di pratiche amministrative � la circolazione libera dei beni tra porti e retro porti, aspetto non da sottovalutare anche in ragione della pianificazione territoriale che, ad oggi, non permette di ampliare in tanti casi le aree degli scali marittimi pi� rilevanti in Italia. Ci� complica in modo non indifferente la creazione di strutture ed infrastrutture amministrative ed operative che rendano semplici le procedure, con una situazione che de facto rende meno concorrenziali e semplici le pratiche rispetto ai maggiori porti dell'Europa settentrionale o anche nei confronti di quelli spagnoli di Barcellona e Valencia.

Anche in ragione dell'orientamento commerciale degli armatori, che in linea di massima tendono ad ottimizzare i trasporti in modo sempre pi� crescente, attraverso l'utilizzo di navi porta-container di grandi dimensioni, spesso al di fuori della portata di alcuni scali marittimi in Italia, le cose si complicano ulteriormente, venendosi a creare la necessit� di edificare delle aree appositamente concepite per lo stoccaggio e l'immagazzinamento di merci al di fuori dei porti. Queste aree, realizzate nei pressi dei porti, oltre ad essere raggiungibili con facilit� ed offrire una buona capacit� nella ricettivit� delle merci, debbono certamente essere supportate da normative semplici che ne rendano efficace e conveniente l'esercizio.

In effetti, lo sviluppo di logistica integrata ed intermodalit�, con l'uso di mezzi differenti adeguati ad offrire determinate prestazioni economicamente vantaggiose, ha posto una questione politica importante al legislatore, soprattutto in ragione della loro capacit� di creare poli per lo sviluppo economico con un notevole indotto. Le questioni doganali, infatti, implicano sempre una dilatazione di tempi ed un incremento dei costi che, se eccessivi, possono rendere antieconomica un'operazione simile, causando una delocalizzazione dei servizi in location dove le tempistiche � a parit� di costi o in alcuni casi anche con un esborso superiore � assicurano comunque tempestivit�. In Italia, per ovviare al problema della documentazione per il trasporto tra porti ed interporti, � stata introdotta sperimentalmente una nuova forma di libera movimentazione dei container tra aree portuali e magazzini per la custodia temporanea delle merci nei retro porti � all'interno di un territorio di competenza dell'ufficio dell'Agenzia delle dogane operativo nel porto. Tutto ci� in ossequio alle normative europee vigenti in materia doganale, sebbene a determinate condizioni inderogabili, cio� entro 45 giorni se il trasporto � avvenuto via mare o 15 se con modalit� differente.

Questa sperimentazione � stata portata a termine con l'intervento dell'Ufficio delle Dogane di Genova, in relazione ai collegamenti con i porti di Voltri e l'interporto di Rivalta Scrivia.
Per gli imprenditori interessati a fare business in Spagna � disponibile una comparativa fiscale con pratico esempio al seguente link:COMPARATIVA FISCALE ITALIA - SPAGNA
Studio Legale e di consulenza aziendale in Spagna
Ana Fernandez & Geval

Indirizzo: Calle General Urrutia, 75 � 7A - 46013 Valencia (Spagna)
Tel: +39 0861 18 86 156
Email: abogadafernandez@nonbisinidem.com
Contatti con lo Studio Legale Ana Fernandez & Geval

Brochure dello studio legale
Tutte le notizie