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Data: 25/04/2013 09:00:00 - Autore: A.V.![]() In virt� di ci�, il giudice del risarcimento che voglia discostarsi da essa, � obbligato a darne un'appropriata motivazione, chiarendo le ragioni per cui l'imputato avrebbe confessato un'assunzione di responsabilit� inesistente, peraltro accettata dal giudice penale. Di conseguenza, la sentenza di applicazione della pena patteggiata, anche se non pu� essere configurata come una sentenza di condanna, partendo dall'assunzione di un'ammissione di colpevolezza, esime la controparte dall'onere della prova. Quindi, qualora la Corte d'Appello, ritenendo che l'attore sia tenuto a fornire la prova della responsabilit� del convenuto, non dovesse spiegare i motivi per i quali egli aveva ammesso in sede penale una responsabilit� insussistente, emetterebbe una sentenza palesemente carente di motivazione. La sentenza in oggetto della Suprema Corte segue l'indirizzo fissato dalla sentenza n.17289 del 2006 delle Sezioni Unite (cui viene fatto esplicito richiamo) e dalla successiva giurisprudenza: in appello, invece, il giudice aveva reputato che la responsabilit� dell'investitore fosse non provata.
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