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Data: 04/05/2013 09:30:00 - Autore: L.V. Il regio decreto elabora le norme contenute nella Legge 21/2011, del 26 luglio, in merito alla moneta elettronica, in conformità con gli effetti che sono contenuti nelle esposizioni finali della stessa legge. Con l'approvazione di questo decreto regio è stato completato il recepimento della Direttiva 2009/110/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, per quanto riguarda l'accesso all'esercizio dell'attività di istituti di moneta elettronica, nonché la vigilanza sugli stessi. L'attuale regio decreto si configura come una vera e propria pietra miliare per quanto concerne lo sviluppo economico e sociale nel mercato dell'Unione Europea, sin dalla comparsa dei primi strumenti di pagamento elettronico prepagati che, successivamente, ha portato poi alla presentazione della Direttiva 2000/46/CE del Parlamento Europeo ed il Consiglio, del 18 settembre 200. Quest'ultimo tratta in materia di accesso alle attività degli istituti di moneta elettronica, l'esercizio e la vigilanza prudenziale di queste entità. Questa direttiva è stata recipita all'interno del sistema giuridico iberico grazie all'articolo 21 della legge 44/2002 del 22 novembre, che identifica le misure per riformare il sistema finanziario, ed il regio decreto 322/2008 del 29 febbraio che prende il considerazione il regime giuridico della moneta elettronica. Entrambe le norme hanno come proposito principale quello di stimolare la competitività e di aprire il settore dell'emissione di denaro sottoforma elettronica da parte di banche e da entità di credito tradizionale, permettendo così la creazione di un nuovo tipo di società, ovvero gli istituti di denaro elettronica. Tuttavia va sottolineato che l'esperienza acquisita con il passar del tempo, e con lo svilupparsi del settore in questione, ha portato all'elaborazione delle modifiche al quadro giuridico per gli istituti di moneta elettronica e l'emissione della stessa con l'adozione della Direttica 2009/110/CE. Con l'attuale regio decreto si possono individuare ben tre obiettivi fondamentali, che vanno a completare la legge: 1 – Questo misura normativa contribuisce a far aumentare la precisione del regime giuridico applicabile all'emissione del denaro elettronico, rendendo più chiara la sua definizione e l'ambito dell'applicazione della stessa norma. In questo modo, con l'aumento della certezza giuridica per gli operatori di mercato si rende più facile l'accesso alle attività di emissione di moneta elettronica e si stimola la concorrenza nello stesso settore. 2 – La norma completa il regime giuridico previsto per gli istituti di moneta elettronica: in precedenza, infatti, vie erano dei requisiti normativi che rendevano poco appetibile il settore a tutti quegli operatori che avevano un'idea ben precisa dell'entità dei rischi correlati a questo tipo di attività. 3 – In ultima analisi questa disposizione normativa aiuta a creare un'uniformità delle leggi vigenti tra gli istituti di pagamento e la moneta elettronica. Per gli imprenditori interessati a fare business in Spagna è disponibile una comparativa fiscale con pratico esempio al seguente link:COMPARATIVA FISCALE ITALIA - SPAGNA Studio Legale e di consulenza aziendale in Spagna Ana Fernandez & Geval Indirizzo: Calle General Urrutia, 75 – 7A - 46013 Valencia (Spagna) Tel: +39 0861 18 86 156 Email: abogadafernandez@nonbisinidem.com Contatti con lo Studio Legale Ana Fernandez & Geval Brochure dello studio legale |
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