Data: 10/04/2002 - Autore: Roberto Cataldi
Il Garante per la privacy, con provvedimento pubblicato nella newsletter dell'1-7 aprile, ha stabilito che i soggetti protestati che abbiano sanato il proprio debito o abbiano dimostrato l'illegittimità o l'erroneità del provvedimento dal quale sono stati colpiti, devono essere cancellati dal registro dei protesti e considerati a tutti gli effetti come mai iscritti.
La cancellazione dei nomi dovrà essere effettuata anche da tutte le banche dati parallele, anche private, consultabile da terzi e soprattutto dalle società che erogano finanziamenti.
La decisione è stata presa in accoglimento del ricorso di un cittadino che lamentava la perdurante iscrizione di dati personali relativi a un protesto cambiario su una banca dati che era a disposizione di una società finanziaria.

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