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Data: 24/07/2013 09:40:00 - Autore: Barbara LG Sordi PENSIERI DIETRO GLI OCCHIALI DA SOLE (pensieri semiseri sotto il solleone). STAGIONE 2. Immaginarsi Alfano nei panni di un agente del controspionaggio internazionale costa un immane lavoro di fantasia, frutto di un talento creativo non indifferente. Eppure la realtà sembra per una volta superare la fantasia, largamente per giunta. L'affair Italia-Kazakistan che ha visto per protagonisti il nostro Ministro degli Interni e le autorità kazake, che da tempo cercavano di fare rientrare in patria la famiglia del dissidente politico Ablyazov, ha tutti i crismi per poter essere trasformato in un blockbuster (sempre che trovi un pubblico pronto a sborsare soldi per vederlo). Una storia triste perché ha visto per protagoniste una donna con la sua bimba di sei anni, moglie e figlia del ricercato ex-uomo d'affari, costrette a vivere in fuga. E che per il loro status di rifugiate si sarebbero forse aspettate un trattamento differente, che non includesse certamente l'essere riconsegnate alle autorità da cui stavano fuggendo. Al di là della triste storia, che a noi italiani diciamolo però pare più un film alla Bourne Identity che non un fattaccio di vita reale (in virtù del fatto che da noi nessuno scappa, ma tutti restano), quello che ha colpito l'opinione e coscienza pubblica è stata l posizione assunta da Alfano. Degna di uno studente beccato in fallo a copiare, o meglio di qualsiasi politico bi-tri-quadripartisan beccato in flagrante a compiere qualcosa di sbagliato: dalla corruzione allo spreco di denaro pubblico, dalle orge agli yacht milionari. Ha messo subito in atto il cliché del perfetto negazionista con la frase "non ne sapevo nulla" o "non ne ero informato", per poi passare a quello del "comunque vadano le cose non mi dimetto". Cliché comportamentale, che rientra sempre negli schemi del negazionismo, ma che unisce ad esso una gran faccia di tolla, necessaria per dribblare le prove evidenti della tua leggerezza ( messaggi e telefonate esplicite) negandole a priori. Insistere sulla linea del "non ne sapevo nulla" sembra realmente la storiella del "non c'ero e se c' ero dormivo", un po' troppo poco dignitosa per un rappresentante del nostro Governo. Ed infatti parte del Parlamento ha chiesto ad Alfano di dimettersi, di deporre le armi almeno come segno di presa di coscienza. Ma nulla è accaduto, perché la mozione alla sfiducia è stata bocciata, non raggiungendo la maggioranza durante le votazioni. Ma forse, a dirla tutta, rappresenta perfettamente lo stato attuale del nostro Governo, né di destra né di sinistra (proprio grazie al Pd Antonino si è salvato), perfettamente allineato nel non prendere decisioni che possano sgarbare uno o l'altro partito (eccezion fatta per il M5S). Gaffe che si susseguono, ormai così frequentemente quanto i processi a Berlusconi, e che altrettanto misteriosamente non intaccano minimamente lo status quo. Consoliamoci solo appurando che non siamo solo noi cittadini italiano a non avere alcuna voce in capitolo nelle questioni politiche. |
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