Data: 30/08/2013 11:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi
"Missione compiuta! La parola Imu sarà cancellata dal vocabolario" (Angelino Alfano)

Orbene, non ho effettivamente controllato se mai il dizionario Zanichelli o chi per lui avesse già inserito questo lemme (verificherò, lo prometto), ma vorrei andare oltre il significato demolitivo delle parole del nostro Ministro. Se infatti l'Imu è stata ufficialmente abolita dal CdM riunitosi l'altro ieri, ciò non significa che si possa sperare in una sua completa sparizione.

Troppi i soldi in ballo per Comuni e Stato, quindi difficilmente si potrà sperare che si elimini un così cospicuo e succulento balzello, che colpisce il bene rifugio più tipicamente italiano: la casa. O meglio i beni immobili in generale, il buon caro vecchio mattone. Che a dirla tutta, oggi come oggi non tira più come un tempo; meglio optare per azioni della Apple o di Google, che risparmiando sulle tasse nel nostro paese potrebbero elargire guadagni extra e benefit vari.

Temo che la visione di Alfano in cui inneggia ad una "legge tax free" sia forse troppo entusiastica e leggermente di parte; e che venga finanziata da tagli alle spese e altri virtuosismi dell'attuale Governo, mi insospettisce. Attendiamo un elenco dettagliato di tutti questi tagli per poter finalmente tornare a credere nelle parole di un politico, che nel caso specifico della persona di Alfano fatica ad essere presa sul serio (ogni riferimento all'affair Kossovaro è assolutamente volontario, of course). Innanzitutto vorremmo che i tagli cominciassero dal portafoglio dei nostri ministri e parlamentari, e che fossero cospicui e massicci, non semplicemente simbolici come sono stati sino ad ora.

Confidiamo allora che questo decreto dai 4 punti salva-chi-è-in-crisi (finanziamento Ciga, esodati, abolizione Imu, morosità incolpevole) possa essere veramente un buon inizio per una reale ripresa, non fantomatica e di propaganda come sinora hanno tentato di farci credere. Ma negli ultimi anni di apparenti buoni inizi ne abbiamo avuti assai, e i cambiamenti tardano comunque ad arrivare. Gli unici significativi e tangibili, al momento, si sono potuti registrare nei nostri portafogli: depauperati e spolpati all'osso.

Pochi mesi ci dividono dal nuovo anno, in cui si dovranno comunque attuare nuove politiche in fatto di tasse, anno nel quale è stato prevista l'introduzione della sostituta dell'Imu, la service tax di cui già scrissi, e che probabilmente sarà semplicemente un Imu camuffata e aumentata.

Ah Alfano, Alfano, attenzione perché anche un popolo di pecoroni non dimentica le "sviste". E forse prima o poi si ribellerà a questo manipolo di politicanti.
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