Data: 22/01/2004 - Autore: Cristina Matricardi
La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. n� 17851/ 2003) ha stabilito che le imprese che eseguono lavori sulle strade sono responsabili dei danni causati agli automobilisti per mancanza dei sistemi di segnalazione atti ad avvertire il pericolo. I Giudici del Palazzaccio hanno inoltre precisato che "l'esecuzione dei lavori sulla strada pubblica � da considerare attivit� pericolosa ai sensi dell'articolo 2050 c.c., costituendo i lavori fonte di pericolo" e che, di conseguenza, "chi esercita l'attivit� � soggetto alla presunzione stabilita dalla norma sopra indicata in relazione ai danni subiti dagli utenti della strada a causa e nello svolgimento dell'attivit�". Con questa decisione la Corte ha inoltre sottolineato che "chi pone in essere un'attivit� pericolosa � tenuto ad organzzarla in forme tali che risulti scongiurata l'eventualit� che la pericolosit� trasmodi in danno concreto" e che l'esercente l'attivit�, nella scelta delle misure di protezione, "dispone di un margine di discrezionalit� da esercitare facendo uso della normale prudenza e tenendo conto dello sviluppo della tecnica e delle condizioni pratiche in cui si svolge l'attivit�".
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