Data: 01/11/2013 09:00:00 - Autore: Barbara LG Sordi
Come mai in Italia non si dimette mai nessuno (tra i potenti)? Perché se sei "impicciato" in qualche pasticciaccio brutto fai orecchie da mercante e tiri dritto per la tua strada? Ossia continui imperterrito a governare, tanto, si sa, gli Italiani sono un popolo di pecoroni che si bevono tutto.
Sento da settimane discutere sulle dimissioni di Berlusconi dal suo ruolo di Senatore a vita, ma l'ex-premier pare più che mai incollato alla sua bella ed elegante poltrona. Al tonar dei lamenti dei suoi lacché che ci informano (grazie, a proposito per cotanta solerzia) che l'Italia ha bisogno di lui, che è stata l'unica figura di spicco della politica degli ultimi vent'anni (giuro che ho ssentito testuali parole da Santoro ieri sera. Ovviamente non era il conduttore a pronunciarle).
Condannato a parte, arriva come un fulmine a ciel sereno -se mai ce ne fosse ancora uno in Italia, non meteorologicamente parlando, ovvio- la notizia che la ministra della giustizia in persona, Anna Maria Cancellieri, sarebbe al centro di uno scandalo non da poco. La Cancellieri avrebbe, da accuse mossale da La Repubblica, favorito la scarcerazione preventiva di Giulia Ligresti, figlia del famoso Tonino, che aveva già avuto i suoi bei problemini ai tempi di mani pulite. Qualche mese fa a finire nel ciclone della giustizia furono invece i suoi tre figli, di cui uno latitante, per bancarotta fraudolenta. E la figlia Giulia è finita in carcere forse proprio in virtù delle doti di fuga dimostrate dal fratello. Giulia però ha patito in maniera pesante il carcere, dimagrendo parecchio e mettendo a repentaglio la sua salute, minata in passato da una forma di anoressia di cui si ignora l'entità. La famiglia ha dunque chiesto, come fanno in molti, la scarcerazione. Domanda rivolta al Ministero di Giustizia. Come però non avviene per i tanti che ne fanno domanda, Giulia è stata presa sotto l'ala della matrona della jus italica e liberata immediatamente. Cosa che invece non avviene per molti altri. Di fronte alla sofferenza nessuno potrà obbiettare. Di fronte al favoritismo spudorato si. 
Non è che forse se ti chiami Ligresti o Berlusconi la legge prende una forma tutta nuova e a sé stante?  A me pare proprio di si. D'altronde però chi può biasimare la ministra? Come andare contro al datore di lavoro del suo figliolo, che oltretutto si era da poco preso una promozione?  Dimettersi? Ma perché mai. Se si ha fatto solo del bene e del giusto. Peccato che però sia al solito per pochi intimi.
Sarà la ministra stessa a dirlo alle migliaia di carcerati stipati in celle anguste in attesa di un giudizio che forse li scagionerà? Io non penso. Così come non credo che questi governanti saranno mai in grado di darci un segnale positivo e costruttivo... dimettendosi in massa!
Vedi anche la rassegna stampa su questo argomento:
» Fonsai, il ministro Cancellieri ai Ligresti sulla scarcerazione della figlia - Corriere della Sera
» I Ligresti alla Cancellieri "Fai uscire Giulia dal carcere" - La Repubblica
» Cancellieri e l'uscita dal carcere di Giulia Ligresti - Il Post
» Caso Ligresti, Cancellieri: "Nessuna interferenza Pronta a riferirealle camere - Quotidiano.net
» Fonsai, Cancellieri rassicurò Ligresti. Il ministro:  "Nessuna interferenza" - Il Messaggero
» Cancellieri-Ligresti, la chiamata scatena polemiche - Lettera43
» Intervento per scarcerare figlia Ligresti - Cancellieri sotto accusa: "Era un dovere" - il Fatto Quotidiano"
» Ligresti-Cancellieri, intreccio da spiegare - La Repubblica
» Governo, critiche a Cancellieri per l'intervento su Ligresti - Sky.it
» Bufera su Cancellieri, Ligresti: "Fai uscire Giulia dal carcere".  - Tiscali Europa

Tutte le notizie