Data: 03/12/2013 16:00:00 - Autore: A.V.
dott. Giuseppe GottardiIl consulente tecnico d'ufficio (o CTU) svolge la funzione di ausiliario del giudice lavorando per lo stesso in un rapporto strettamente fiduciario nell'ambito delle rigide e precise competenze definite dal Codice di procedura civile. Scopo del CTU è quello di rispondere in maniera puntuale e precisa ai quesiti che il giudice formula nell'udienza di conferimento dell'incarico e di relazionarne i risultati nell'elaborato peritale che prende il nome di Consulenza Tecnica d'Ufficio.
Questa semplice descrizione, reperibile in qualsiasi manuale, introduce la figura del CTU.
Quello che manca però, in tutti i Tribunali, è l'Ufficio del CTU. Non l'incarico ma il vero e proprio Ufficio. Questa figura deve ritenersi essenziale nell'ambito dei procedimenti giudiziari  e ci dovremmo auspicare che si possa un giorno istituire un vero e proprio ufficio con personale retribuito.
A mio avviso, dovrebbe scomparire la figura del CTU libero professionista
Non è raro che si verifichino situazioni anomale come quella in cui un professionista sia nominato CTP in difesa di un cliente e poi si trovi a giurare come CTU in un'altra controversia dove magari il consulente di parte è proprio chi nell'altro procedimento aveva giurato come CTU.
E' lecito pensare in tali evenienze che subentri una sorta di "rispetto" per l'operato del collega nei cui confronti diventa più difficile porsi in aperto contrasto.
Insomma non va dimenticata la locuzione latina secondo cui "Canis canem non est".
dott. Giuseppe Gottardi, malinois01@virgilio.it - medico-chirurgo - CTU medico-legale c/o il Tribunale Civile e Penale di Rovereto nel Trentino.
[tel. (24/H) 3387234150] Curatore del "Giornale di Medicina Legale" in www.ilportaledelctu.it

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