Data: 09/12/2013 10:00:00 - Autore: Avv. Francesco Bernardini
Avv. Francesco Bernardini  -  Banche e società finanziarie ormai devono trasmettere all'agenzia delle entrate identificativi e movimenti di tutti i rapporti finanziari dei cittadini italiani con le banche e gli intermediari finanziari di qualunque natura. 
Il Fisco è già in possesso di informazioni dettagliate su ciascuno di noi: possesso di automobili, case, barche, intestazioni di utenze (acqua, luce, gas, telefoni). Ora, le banche e gli altri operatori finanziari devono trasmettere per via telematica dall'archivio dei conti correnti (che già esiste) i dati integrativi relativi ai saldi e ai movimenti dei conti.
I soggetti tenuti a inviare i dati sono circa tredicimila e includono banche, Poste italiane, gli intermediari finanziari, le imprese di investimento, gli organismi di investimento collettivo del risparmio, le società di gestione del risparmio e ogni altro operatore finanziario. 
I dati bancari saranno utilizzati non solo a posteriori di un accertamento per avere maggiori elementi di riscontro su un caso di possibile evasione fiscale, ma soprattutto in via preliminare. Le liste dei potenziali evasori inoltre saranno inviate agli uffici sul territorio per approfondimenti. 
Ogni singola voce di spesa fatta da persone fisiche e imprese, siano esse società di persone o di capitali, viene registrata e rilevata dall'anagrafe tributaria. Conti correnti, depositi, contratti derivati, fondi pensioni, acquisti di oro e preziosi, movimenti delle cassette di sicurezza, tutto viene esaminato e calibrato. Se qualche movimento pare simile a una certa fattispecie fra quelle elencate in un lunghissimo indice di anomalie, viene subito segnalato e sottoposto ad indagine.
Bonariamente, la Gdf diffonde i risultati dei primi mesi di attività di quest'anno, annunciando di aver individuato 3504 "evasori" e il 33% d'irregolarità sui 166 mila scontrini fiscali ispezionati; la questione degli scontrini non ha rapporto diretto con gli aumentati e straordinari poteri repressivi che vengono conferiti con grande leggerezza, arrotondati per eccesso, agli organi esecutivi di Gdf, pg, dia, nuclei speciali di polizia valutaria e quant'altro, che, certamente, non si lamentano di avere accesso in automatico a tutti gli istituti bancari, a tutta l'attività economica e finanziaria di tutti i cittadini dello Stato in tempo reale e senza dover chiedere il mandato all'autorità giudiziaria; e però è curioso che debbano essere proprio la banche, che non hanno emesso mai una fattura e mai uno scontrino fiscale, ad avere funzione di controllo, verifica, registrazione e segnalazione agli organi dell'inquisizione. 
Il sistema è stato organizzato così. Le famiglie che sono proprietarie delle banche mondiali, sostanzialmente, controllano tutto il flusso finanziario di tutte le altre banche centrali. Sono loro che hanno inventato il sistema (Bank of England) e che hanno organizzato il sistema delle banche centrali su tutto il pianeta. Essendo essi stessi coloro che rastrellano le imposte, ovviamente, essi non le pagano; se anche le pagassero, le pagherebbero a sé stesse; perciò questa scelta delle banche di non pagare le imposte è la meno ipocrita, considerando quanti superficiali ci sono al mondo che prendono a riferimento gli scontrini dl bar e ristoranti.
Studio associato IBC
Avv. F. Bernardini & Partners
Consulenti di diritto fiscale e tributario internazionale.
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