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Data: 27/01/2014 11:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
Il termine inglese sissy deriva da sister (sorella) e, associato a boy (ragazzo), sta ad indicare, con una connotazione negativa, un bambino o ragazzo che si pone in contrasto alle tradizionali regole di condotta del sesso di appartenenza.
Il vocabolo sissyphobia denota una reazione culturale negativa verso i "sissy boys".
Il trailer dello spettacolo, visibile su Youtube, ha inizio sulle dolci e nostalgiche note di Maga Maghella e gli appuntamenti con il talento di Galliano Mariani sono a Roma dal 28 gennaio all'8 febbraio 2014 presso il Teatro Lo Spazio di Via Locri, n. 42-44, ed a Venezia presso il Teatro a l'Avogaria, in Corte Zappa, Dorsoduro, 1617, nei giorni del 14, 15 e 16 febbraio 2014.
Un uomo, solo sulla scena, racconta, rivivendole, le tappe della propria vita in una tragicomica conferenza.
Il signor S. B., che (per nostra fortuna) non è il tycoon di Mediaset ex premier, bensì Sergio Bello, da bambino, ha subito una terapia correttiva a causa del suo amore per le Barbie e, per l'appunto, per Maga Maghella, l'allora popolare personaggio televisivo interpretato da una giovane Raffaella Carrà.
Da quel momento in poi, la sua esistenza diventa una costante e faticosa lotta per riappropriarsi della propria personalità e dei propri desideri.
Fra pesanti sconfitte e qualche piccola vittoria, ora il signor S. B. pensa di essere guarito dagli effetti della devastante terapia e la conferenza dovrebbe esserne la dimostrazione.
Ma, ripercorrendo con il pubblico la propria vita, S.B. scivolerà in trappole emotive e la sua storia approderà verso un esito inaspettato.
Il testo è liberamente ispirato alla storia vera di Kirk Andrew Murphy, il quale nel 1974 fu sottoposto ad un esperimento condotto dallo psicologo George Rekers dell'Università di Los Angeles; l'esperimento era volto a correggere i comportamenti effeminati nei bambini maschi prevenendo la loro eventuale omosessualità.
Lo spettacolo esplora il tema della manipolazione e del soffocamento di sogni e desideri in una versione, però, tutta italiana.
Note di regia di Anna CIANCA:
A Sergio piacciono le bambole.
A Sergio piace Maga Maghella, il suo meraviglioso costume e la sua mirabolante bacchetta magica.
A Sergio batte forte il cuore quando il suo compagno di liceo gli chiede un appuntamento nel parco.
A Sergio piace scrivere poesie.
Ma arriva il giorno in cui Sergio non gioca più con le bambole, meno che mai con Maga Maghella, non ha più appuntamenti e non scrive più poesie.
La storia di Sergio, tristemente ispirata a un fatto di cronaca, è la metafora di chi ha perduto i sogni, o meglio, di chi è stato costretto a perderli.
Sissy Boy è un progetto che nasce da una profonda urgenza e cioè quella di provare a dare una risposta alle seguenti domande: che adulto potrà mai essere quel bambino a cui sono stati soffocati i sentimenti, i sogni e le passioni? Come potrà reagire di fronte ad una manipolazione talmente violenta da indurlo a disprezzare se stesso e tutto ciò che desidera per il resto della sua vita? Probabilmente, quel bambino da adulto sarà una grande talpa, l'animale che vive sotto terra, scava gallerie e raramente esce in superficie. Quell'adulto vuole essere invisibile, non ha desideri e sfugge il bene per sé.
Lo spettacolo racconta questa vicenda attraverso un monologo: un uomo, solo sulla scena, che racconta la sua vita. Un uomo solo, perché è stato un bambino e un adolescente solo. Intorno a lui pochi oggetti che lo legano simbolicamente a chi lo ha amato, offeso, capito, deriso.
Franca De Angelis autrice: è nata nel 1965 a Pescara, dove è vissuta fino all'età di diciotto anni. Si è poi trasferita a Roma dove vive e lavora.
Dopo qualche anno di esperienze teatrali, dal 1995 è sceneggiatrice per il cinema e la televisione. Ha collaborato con registi come Carlo Lizzani e Giuliano Montaldo. Il cortometraggio da lei scritto “Senza parole” ha rappresentato l'Italia agli Oscar nel 1997 e ha ricevuto il David di Donatello. Per le sale è autrice fra l'altro del film “La vespa e la regina”, con Claudia Gerini.
Per la televisione ha firmato numerose miniserie per la Rai e per Mediaset come “Nessuno Escluso”(premio Italia), “Maria José - L'ultima regina” (grolla d'oro), “Le cinque giornate di Milano”, “Storia di guerra e d'amicizia”, “Il bell'Antonio”, “Exodus – Il sogno di Ada” (nomination per la sceneggatura Magnolia festival di Shangai), “Don Zeno, l'uomo di Nomadelfia” (premio Signis), “Sissi”, “Rudy Valentino: la leggenda”.
Ha collaborato a serie come “Il Mastino”, “Commesse” e “Lo zio d'America”. E' stata coautrice e head writer della serie “Un Medico in Famiglia” dalla quarta alla settima edizione.
Anna Cianca regista: Teatro - si forma presso il Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Roma diretto da Gigi Proietti (anno accademico 1983/85) e con la regia dello stesso Proietti debutta in teatro con lo spettacolo “Cirano” di E. Rostand . Successivamente lavora nelle compagnie di Paolo Ferrari, Lando Buzzanca, Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi, Flavio Bucci, Anna Mazzamauro e con registi come Coltorti, Lucchesi, Carafoli, Frattaroli e Scaccia, affrontando testi sia del repertorio classico che contemporaneo. Nel 1998 debutta nel cinema con il film “La vespa e la regina”, primo lungometraggio del regista Antonello De Leo, candidato all'oscar nel 1996 per il cortometraggio “Senza parole”.
Dal 2000 al 2006 fa parte della compagnia di Mario Scaccia e lavora negli allestimenti de “La dodicesima notte”, “L'avaro” e “La mandragola” tutti con la regia dello stesso Scaccia.
Le ultime stagioni teatrali la vedono impegnata per Artisti Associati in “Natale in cucina” di Alan Ayckbourn con la regia di Giovanni Lombardo Radice e per Diaghilev in “Sarto per Signora” di Feydeau con la regia di Nucci La dogana-
Nel giugno 2009 partecipa al Napoli Teatro Festival con lo spettacolo “Sade: vojage en Italie” da testi del Marchese de Sade, regia di Enrico Frattaroli. Lo spettacolo, secondo un sondaggio del Corriere della Sera, guadagna il secondo posto tra i dieci migliori spettacoli del decennio. Regie: nel 2005, a Venezia e in prima mondiale, debutta alla regia con “Bonjour M. Gauguin” di Fabrizio Carlone, opera da camera prodotta dal Teatro “Fondamenta Nuove” di Venezia. Seguirà “La strada all'altezza degli occhi” di Donatella Diamanti (Roma , Teatro Cometa OFF) , “Di Grazia, La Signora” spettacolo sulla vita di Grazia Nasi (Roma, Festival Divinamente) e “Sissy Boy” di Franca De Angelis (Roddi, Festival dell'Incanto). Radio e Televisione: all'attività teatrale alterna quella radiofonica: “Il Consiglio Teatrale” (Rai3) e quella televisiva: “Distretto di Polizia”, “Il medico in famiglia”, “Maria Montessori” ( premiato come miglior film tv nella prima edizione del RomaFictionFest).
Insegnamento: Dal 2002 insegna acting ed analisi del testo in corsi organizzati dalle regioni del Lazio, Molise e Piemonte. Dal 2003 al 2005 è titolare della cattedra di recitazione presso la scuola ‘Professione Cinema' di Roma.
Galliano Mariani interprete
nato a Sassoferrato (AN) nel 1961. Debutta a teatro con “Aspettando Godot” di Samuel Bechett, regia di Roberto Ruggieri, al festival internazionale “ InTeatrodi Polverigi nel 1983.
Frequenta, a Roma, la scuola professionale per attori di prosa della regione Lazio e contemporaneamente la scuola di danza di Renato Greco.
Inizia così a lavorare per il Teatro di Roma con Maurizio Scaparro in “Vita di Galileo” e “Memorie di Adriano” e con Pino Micol , in “Casina”. Continua la propria formazione lavorando in “Querelle de Brest” di Jean Jenet, “Prima della guerra” di Giuseppe Manfridi, “La Mandragola” di Niccolò Machiavelli, “Al cesti” di Euripide, “Il lungo pranzo di Natale” di Thorton Wilder, e un'esperienza con Robert Wilson per il teatro alla Scala di Milano. Seguono due ruoli brillanti in altrettanti spettacoli diretti da Patrick Rossi Gastaldi: “Taverna Campanile” da Achille Campanile e “Festa di compleanno per il caro amico Harold” di Mark Crowley, e al cinema, con Massimo Troisi, Antonello De Leo, Stefano Bessoni.
Ha lavorato con il regista Marcello Cava, con il quale ha condiviso progetti di forte impatto (riapertura del teatro “Ambra Jovinelli” di Roma con “Majakovskij”), “Octavia” attribuito a Seneca, al Teatro romano di Ostia Antica, “Il Funambolo” di Jean Genet , “Antigone” di Bertold Brecht, un lungo progetto incentrato su Jean-Paul Sartre (“Morti senza sepoltura“, “ Porte chiuse“, “Le Mosche” e “Bariona o il figlio del tuono“) e una performance su “Prometeo” di Eschilo.
Ha stato interprete di molti spettacoli di Enrico Frattaroli: “Opera“, da «Oidipous Tyrannos» di Sofocle, “Fluidofiume“, da «Ulisse» e «Finnegans Wake» di James Joyce, “Il tamburo di fuoco” da Filippo Tommaso Marinetti, “Amor di lontano” dal poema di Jacqueline Risset, e un lungo capitolo dedicato alla filosofia di Sade: “Neroluce Sade“, “Cum Figuris” ,“Sade Ex Machina” e “Opus contra naturam“, partecipando ad importanti festivals nazionali ed internazionali (Dublino, Lione, New York, Cairo, Napoli, Bologna etc).
Come voce recitante, ha partecipato a concerti di musica contemporanea composti e diretti da Fausto Razzi, nei concerti di Evelina Meghnagi, con Gianfranco De Bosio nella lettura integrale de “Il milione” e alla radio con le opere tratte da: Achille Campanile, Juan Cortazar, Orson Welles, Etc.
Nel corso della stagione teatrale (2010-2011) oltre a “La strada all'altezza degli occhi” di Donatella Diamanti, per la regia di Anna Cianca, ha lavorato negli spettacoli: “I dialoghi di Federico Ruysh e delle sue mummie” di G. Leopardi regia di Stefano Pagin.
Nella stagione 2011-2012 partecipa in "Hybris" produzione " Napoli Teatro Festival Italia", regia di Enrico Frattaroli, e in " Sette Peccati" prodotto da "Biennale Teatro", regia di Jan Fabre. Per il giorno della memoria del 2012 interpreta con Stefania Felicioli "Il compagno di viaggio", lettura drammatizzata per la regia di Stefano Pagin, elaborazione drammaturgica di Enrico Zaneti.
Nella stagione 2012-13, sono previste le riprese di" Di grazia la Senora" con Evelina Meghnagi e "Sissy Boy (la conferenza del Signor S.B.), di Franca De Angelis, entrambi per la regia di Anna Cianca.
Le scene sono di Claudio Lopez – i Video di Leonardo Ottaviani.
Teatro Lo Spazio.it - Roma, Via Locri 42/44, (traversa di Via Sannio)
Dal martedì al sabato ore 20.45 - Domenica ore 17.00 - Info Tel. 06 77076486
Intero € 13,00 Ridotto € 10,00 Tessera € 3,00
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