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Data: 29/01/2014 14:00:00 - Autore: Dr. Bernardo Levita Dr. Bernardo Levita - La lettura della circolare n° 46078/2010 del Dipartimento della Funzione Pubblica lasciava non poche perplessità interpretative sulla annosa questione dell'aumento orario di un dipendente part-time in un Ente locale. Al punto 5 della citata circolare si può leggere che " sono subordinate ad autorizzazioni ad assumente anche gli incrementi orari concernenti il personale che è stato assunto con contratto part-time. Si ricorda infatti che l'art. 3 comma 101 della legge 244/2008 la trasformazione del rapporto di lavoro da part-time a full time può avvenire nel rispetto e nelle modalità previste dalle disposizione vigenti in tema di assunzioni". Cosa fare allora nel caso in cui una amministrazione comunale decida, per esigenze operative,di aumentare le ore lavorative di un part-time da 18 a 30 ore settimanali? Ecco intervenire l'illuminante parere della Corte dei Conti Lombardia - Sez. reg.le di Controllo, parere n° 462/2012- emesso su istanza di un Sindaco. Secondo i giudici amministrativi lombardi, il semplice incremento orario ( nel caso di specie da 24 a 30 ore settimanali) che non comporti la trasformazione dell'originaria contratto part-time a full- time non rientra nella previsione dell'art. 3 comma 101 della legge 244/2007. Quindi tale operazione non è ascrivibile a nuova assunzione. Interessante, comunque, il parere della Corte dei Conti sez. Sardegna ove si precisa che fa eccezione il caso in cui l'operazione dell'Ente sottenda ad una palese elusione della legge come nel caso di un aumento orario fino a 35 ore, una in meno del full-time. Come ovvio rimane invariato l'assetto contabile normativo come il tetto dell'aumento dei costi del personale in misura non superiore al 40% del personale cessato in caso di enti soggetti al patto di stabilità e il rapporto spese correnti e costi del personale non superiore al 50%. da dire, in ultimo, che è stato ribadito dalle varie sezioni della Corte dei Conti la necessità di un intervento normativo in materia stante la lacuna giuridica esistente. Dr. Bernardo Levita, Ufficio Affari Legali Comune di Corleone.
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