Data: 13/02/2014 15:00:00 - Autore: Luigi Vitale
Dr Luigi Vitale. Diciamo addio alla gloriosa fabbrica italiana, poco importa che gi� nel 1936 Agnelli voleva vendere la Topolino alla Ford americana. La guerra di Etiopia blocc� tutto.Poco importa che Agnelli, forte di importanti amicizie politiche riusc� ad imporre un pesante dazio sulle vetture di importazione orientale (con danno economico per le famiglie italiane), poco importa che lo Stato abbia usato i soldi dei contribuenti per sostenere la Fiat per tanti anni. Oggi dobbiamo, nonostante tutto, ci troviamo a piangere la scomparsa, di fatto, della fabbrica simbolo della realt� industriale italiana. Non inganni che per il momento la sede fiscale sia a Londra e quella amministrativa in Olanda. E' solo questione di tempo, la produzione dovr� essere trasferita l� dove la manodopera � pi� conveniente. Nel passato le esperienze di Brasile e Polonia sono illuminanti. Un processo, quello della delocalizzazione industriale, iniziato negli anni '70, e mai arrestato. Una malattia all'apparenza incurabile in Italia, dove la cura, avrebbe avuto successo qualora i medici fossero stati abbastanza coraggiosi da apportare le modifiche necessarie. Ancora si discute vivacemente sul caso Electrolux e ci si scaglia, a torto o a ragione contro l'Unione Eurpea, la Germania, l'Euro, la perdita di sovranit� monetaria. Dobbiamo per� considerare che l'Electrolux dieci anni fa, aveva acquistato la AEG tedesca, e che all'epoca vennero chiusi alcuni stabilimenti in Germania, per trasferirle in Polonia ed in Italia, a Porcia e solaro. Evidentemente allora conveniva cos�, anche se a quei tempi a farne le spese non furono gli italiani ma i lavoratori tedeschi. Oggi la pressione competitiva ha cambiato direzione. E nella competizione le aziende debbono scegliere se puntare sulla qualit� del prodotto oppure sul prezzo per il consumatore. Nel settore del "bianco" abbiamo esperienza anche con la Merloni di Nocera umbra. Ferma da anni. Samsung, Daewoo, LG, sono i principali competitori, che usano una manodopera cinese dal costo pari ad un sesto di quello italiano. Fino a una decina di anni fa il costo del trasporto era barriera invalicabile. Attualmente per� i costi di trasferimento dei beni da Hong Kong a Rotterdam, una delle vie principali, sono estremamente pi� bassi. Cos�, ad esempio, la Merloni da produttore per il marchio Daewoo, � diventata vittima della stessa. Infausto destino? In realt� la legge della domanda e dell'offerta � sempre esistita, a tutti i livelli. A parit� di prezzo noi consumatori scegliamo chi offre pi� qualit�. A parit� di qualit�, scegliamo quello che costa meno. Dal 1970 in Italia abbiamo trascurato questa logica di mercato e oggi ne stiamo pagando le conseguenze. La nuova generazione � costretta a scappare da una Italia incapace di garantire lavoro. Allo stesso tempo l'Inghilterra ha registrato nel 2013 un incremento del 42% di ingressi di giovani italiani in cerca di un futuro. Un dato che fa rabbrividire e sul quale dovremmo riflettere.
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