Data: 02/02/2014 10:00:00 - Autore: Avv. Barbara Pirelli
Avv. Barbara Pirelli del Foro di Taranto
E-mail:�barbara.pirelli@gmail.com
Il marito che mette in atto atteggiamenti di violenza e persecuzione morale nei confronti della moglie e' responsabile del fallimento matrimoniale, quindi, gli verr� addebitata la separazione.
Si tratta infatti di un comportamento che viola il dovere di assistenza morale e materiale sancito dall'art. 143, comma 2, codice civile. Non solo, si pu� configurare anche una violazione del dovere di collaborazione nei confronti della famiglia.�
E' quanto ci ricorda la Corte di Cassazione (Ordinanza n. 2086 del 30.1.14) secondo cui il "marito dispotico" e' responsabile del fallimento del matrimonio e a lui va addebitata la separazione.
In nessun modo, secondo la Corte, pu� essere giustificato un atteggiamento aggressivo a cui, nella fattispecie, si � aggiunta anche l'infedelt� del marito.
In questo caso non si tratta di semplici peculiarit� caratteriali di uno dei coniugi �ma di un vero e proprio comportamento del marito diretto a imporre i propri principi e la propria mentalit� alla moglie.
I coniugi debbono concordare insieme l'indirizzo della vita familiare e le scelte educative dei figli. �Quindi, se uno dei due si impone sull'altro ignorando completamente le sue esigenze, �tale atteggiamento pu� determinare una frattura tra i coniugi al punto da rendere intollerabile la convivenza.
Anche qualche anno fa la corte di Cassazione ,con la sent. n. 8124 del 3 aprile 2009,aveva riconosciuto nell'atteggiamento dispotico del marito la causa della fine del matrimonio perch� l'uomo, con il proprio atteggiamento, non aveva rispettato la dignit� della moglie alla quale aveva cercato di impedire di frequentare un corso per insegnante di sostegno, rifiutandole ogni finanziamento al riguardo.�