Data: 25/02/2014 12:00:00 - Autore: Avv. Silvia Delcuratolo
Avv. Silvia Delcuratolo
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Il Tribunale di Palermo, dichiarando il divorzio tra due coniugi, aveva negato alla moglie il diritto all'assegno divorzile - nonostante ...l'evidente sproporzione esistente fra i redditi dei due ex-coniugi - perch� il matrimonio aveva avuto breve durata e la moglie era proprietaria di un immobile destinato a propria abitazione e di altri due immobili, di cui uno era stato venduto per la somma di 70.000 euro.

La moglie, per�, aveva proposto appello avverso la sentenza del Tribunale, rilevando che non erano state considerate le sue cattive condizioni di salute che non le consentivano la ripresa della attivit� lavorativa, mentre la somma rinvenuta dalla vendita dell'immobile non era a sua disposizione, in quanto restituita al padre per il prestito a suo tempo concessole per l'acquisto dell'immobile venduto.

La Corte di Appello palermitana che ha accolto parzialmente l'appello disponendo la corresponsione, in favore della moglie e a carico del marito, di un assegno mensile di 200 euro, rilevando come la sproporzione fra i redditi fosse prevalente rispetto alle disponibilit� immobiliari della moglie, le cui potenzialit� lavorative erano gravemente compromesse dalle condizioni di salute accertate mediante la consulenza tecnica d'ufficio medico-legale svolta.

Il marito ha, poi, proposto ricorso per Cassazione, ma questo � stato rigettato perch� la Cassazione, con ordinanza n. 3365/2014, ha ritenuto inadeguati i mezzi della moglie e ha riconosciuto il suo diritto all'assegno divorzile, salvo tenere conto della breve durata del matrimonio al fine di determinarne l'entit�.

La Corte ha altres� verificato che per la moglie non era possibile procurarsi con la propria attivit� lavorativa i mezzi necessari al fine di conservare un tenore di vita tendenzialmente assimilabile a quello goduto in costanza di matrimonio a causa delle sue condizioni di salute

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