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Data: 28/02/2014 10:40:00 - Autore: Dott. Roberto Paternic� Dott.Roberto Paternic�. Siamo di fronte alla pi� grave crisi che ha colpito l'economia italiana a partire dal �900 e dove il problema principale � da ravvisarsi nella situazione di forte difficolt� finanziaria in cui versa un'alta percentuale di imprese italiane. Le storiche caratteristiche strutturali dell'imprenditoria nazionale si basano sul sistema composto da piccole-medie imprese e sulle micro-imprese, dotate di una scarsa capitalizzazione e che con un basso standing creditizio ricorrono al debito bancario, in misura molto pi� ampia di altri Paesi europei e di altri Paesi avanzati.
L'incremento dello spread, di poco tempo fa, sui titoli del debito pubblico italiano ed i nuovi requisiti di capi
talizzazione delle banche, imposti da Basilea III, hanno contribuito a precludere l'accesso ai canali di finanziamento interbancario e ad aumentarne il costo, con conseguente aumento del prezzo del credito per le imprese. La crisi finanziaria, quindi, si � trasformata in crisi dell'economia reale sia a causa del calo dei consumi che degli investimenti, innescando un circolo vizioso nel quale l'aumento dei fallimenti e, conseguentemente, delle sofferenze bancarie, ha indotto le Istituzioni creditizie a politiche di finanziamento pi� selettive, rendendo l'accesso al credito pi� restrittivo.
Quali possono essere le strategie per riavviare una prospettiva di ripresa dell'economia italiana? Tra le tante possibili ricette vi � anche quella di rendere possibile il ricorso ad altre tipologie di finanziamento. Laddove il sistema bancario non � pi� in grado di offrire adeguata liquidit� alle imprese, si potrebbe intervenire con diverse soluzioni. Il ricorso a forme di finanziamento "dal basso", come nel caso del crowdfunding (dall'inglese crowd = folla e funding = finanziamento). In buona sostanza una moltitudine di persone ("folla" o "crowd") mette a disposizione denaro ("fondi" "funding") per finanziare il progetto di un imprenditore o altre iniziative. Si parla poi di "equity crowdfunding" quando le persone che investono ricevono una ricompensa per il loro finanziamento che pu� essere dato con il riconoscimento di un titolo di partecipazione all'impresa. Un'altra possibile strada per immettere liquidit� nelle imprese � quella dei cosiddetti Minibond. Anche in questo caso si tratta di uno strumento di finanziamento a cui possono fare ricorso aziende che non sono quotate in borsa. Una societ� pu� ottenere denaro da investitori offrendo in cambio titoli di credito. Insomma attraverso questo strumento anche le piccole e medie imprese hanno la possibilit� di affiancare al tradizionale sistema bancario un insieme d'investitori privati.
L'autore di questo articolo ha pubblicato un dossier dettagliato dal titolo "MINI-BOND ED EQUITY CROWDFUNDING"
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