Data: 06/03/2014 10:00:00 - Autore: Licia Albertazzi

di Licia Albertazzi - Corte di Cassazione Civile, sezione prima, sentenza n. 4518 del 26 Febbraio 2014. Qual � la natura giuridica del contratto di conto corrente? Esso � un contratto di durata, nel senso che � destinato a perdurare nel tempo e non si esaurisce in un'unica operazione, di carattere unitario. Ci� significa che esso d� origine ad un unico rapporto giuridico articolato in una pluralit� di atti esecutivi: le operazioni di accredito e di addebito sono singole operazioni di un unica obbligazione. Ne consegue che esse devono essere considerate nel loro complesso e non singolarmente.


Il caso di specie riguarda una controversia sorta in materia di interessi anatocistici, cio� di interessi che concorrono alla capitalizzazione del patrimonio versato, concorrendo di conseguenza alla produzione di altri interessi. Soltanto attraverso la chiusura del conto corrente � possibile stabilire con certezza la situazione contabile; inoltre, i versamenti effettuati hanno funzione ripristinatoria della provvista e �non determinano uno spostamento patrimoniale dal solvens all'accipiens�. Destinazione diversa di tali versamenti deve essere provata dalla parte interessata, la quale intende avvalersi della prescrizione delle singole annotazioni relative agli interessi passivi anatocistici; in mancanza di tale dimostrazione, per regola generale, i termini di prescrizione decorrono dal momento in cui viene chiuso il conto corrente. L'azione di ripetizione di indebito, proposta dal cliente nei confronti della banca, relativamente alla lamentata nullit� della clausola di capitalizzazione degli interessi trimestrali, deve essere esercitata nel termine di dieci anni da computarsi dal momento in cui il conto corrente viene estinto.


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