Data: 27/04/2014 09:30:00 - Autore: Briciole di diritto
A cura dell'Avv. Barbara Pirelli
Questa settimana: mantenimento del figlio maggiorenne e' rilevante l'inerzia del figlio; le cartelle Equitalia possono essere notificate solo con la posta ordinaria e non con quella privata; squilli e telefonate mute si può chiedere il risarcimento del danno.
E ancora: fino a quando può rimanere iscritto il praticante nell'apposito registro?
se si arriva in ritardo si può partecipare ad un concorso pubblico? se si rassegnano le dimissioni si è sempre obbligati a versare l'assegno di mantenimento?
Qui di seguito 26 micro news su sentenze.
1.Maltrattamento di minore.
Se un minore viene ritrovato in condizione di malnutrizione o denutrizione tali da determinare un ritardo nella crescita, al reato di maltrattamenti in famiglia( art.572 c.p.) si applica l'aggravante della grave lesione prevista dal secondo comma.(1)
Corte di Cassazione sentenza n. 12004 del  13 marzo 2014
NOTA 1: art. 572 c.p.= Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente( art.571 c.p., abuso dei mezzi di correzione o disciplina) maltratta una persona della famiglia  o un minore degli anni quattordici, o una persona sottoposta alla sua autorità  o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte, è punito con la reclusione da uno a cinque anni.
Se dal fatto deriva una lesione personale grave , si applica la reclusione da quattro a otto anni; se ne deriva una lesione gravissima , la reclusione da sette a quindici anni; se ne deriva la morte, la reclusione da dodici a venti anni .
2.Responsabilità medica: mastoplastica additiva.
Risponde penalmente, anche dopo l'entrata in vigore  della legge Balduzzi, il chirurgo che sbaglia l'intervento relativo al posizionamento della protesi al seno.
La Suprema Corte ha rigettato il ricorso di un chirurgo plastico di Avezzano che aveva provocato alla paziente lesioni colpose superiori a 40 giorni.
Corte di cassazione sentenza n. 2347/2014
3.Resta inderogabile il minimo tabellare
Il giudice è tenuto a determinare l'ammontare dell'onorario dell'avvocato in una cifra compresa tra il minimo ed il massimo tabellare anche quando le parti abbiano stabilito, espressamente o per fatti concludenti, un importo inferiore ai minimi stabiliti dalla tariffa ex art. 24, l. n. 794/1992.Non può,dunque, essere applicato un importo  inferiore a quella stabilito nelle vecchie tariffe forensi.
Corte di Cassazione sentenza n. 8948 del 17 aprile 2014
4.Tribunale di Roma: mantenimento del figlio, per ottenere la revoca dell'assegno di mantenimento e' rilevante "l'inerzia del figlio."
Questo e' un principio innovativo secondo cui: "quando l'età del figlio sia "sufficientemente adulta" e questi non abbia ancora trovato una occupazione che lo renda economicamente autosufficiente, si ha una "presunzione di inerzia" .
Il genitore deve dimostrare, per ottenere la revoca dell'assegno, la "raggiunta indipendenza economica del figlio mentre il figlio deve dimostrare di aver profuso ogni ragionevole impegno e fatto quanto nelle sue concrete possibilità per una sua collocazione effettiva nel mondo del lavoro".
Tribunale di Roma sentenza del 13 febbraio 2014.
5.Anche se la casa familiare e' dell'ex marito una parte di essa può essere revocata per essere assegnata alla moglie con i figli.
Nel caso specifico, la casa di proprietà del marito veniva suddivisa in modo tale da permettere a quest'ultimo di vivere al piano terra mentre la moglie, collocataria dei figli minori, avrebbe vissuto al primo piano.
 Va considerata la pregressa destinazione della dimora nel rispetto degli interessi dei minori e dell'uso fatto in passato dei due appartamenti.
Corte di Cassazione ordinanza n. 8580 del 11.4.14
6.Giudice di Pace di Orbetello.
Secondo il giudice di Orbetello  la sosta sulle strisce blu,oltre l'orario di scadenza del ticket, sarebbe invece un'evasione in materia tributaria e, dunque, questo potrebbe comportare l'incostituzionalità delle norme che impongono il pagamento.
Essendo un tributo andrebbe imposto dalla legge e non attraverso delle delibere comunali.
 Giudice di Pace Orbetello sentenza n. 3 del 6.03.2014.
7.Nel caso di cessazione di attività, il contribuente ha dieci anni di tempo e non due per chiedere  il rimborso dell'Iva versata in più ,non sarebbe infatti possibile portare l'eccedenza in detrazione l'anno successivo. 
Corte di Cassazione sentenza n. 9103 del 22 aprile 2014
8.Il pubblico ufficiale risponde di concussione se minaccia una prostituta per avere uno sconto sul prezzo della prestazione.Infatti, anche i favori sessuali rientrano nella nozione di utilità.
Costituiscono, dunque, un vantaggio per il pubblico funzionario che ne ottenga la promessa o l'effettiva prestazione. 
Corte di Cassazione sentenza n. 17397 del 18 aprile 2014
9.Liti condominiali. Chi è il giudice competente? 
Per le liti condominiali, anche quando la controversia riguarda un singolo partecipante e tutti gli altri la competenza e' del giudice del luogo dove si trovano i beni comuni o la maggior parte di essi in considerazione del fatto che il condominio non è un soggetto dotato di una propria personalità.
Corte di Cassazione ordinanza n. 9071 del 18 aprile 2014
10.Praticanti: per quanto tempo possono restare iscritti nell'apposito registro?
 Il praticante avvocato può rimanere iscritto nel registro senza limitazioni di tempo e sino a quando non avrà superato l'esame abilitativo.
Il decorso del termine di sei anni e la perdita dell'abilitazione provvisoria non determinano il venir meno dello status di praticante e dell'interesse dello stesso a rimanere iscritto al registro speciale. 
Consiglio nazionale Forense sentenza n. 190 del 17 ottobre 2013
11.Mancato versamento dell'assegno di mantenimento.
Il padre che provvede a pagare le rette scolastiche, i viaggi o l'abbigliamento ma non versa mensilmente l'assegno di mantenimento in favore dei figli risponde comunque del reato di cui all'art. 570 c.p.(violazione degli obblighi di assistenza familiare).
Corte di Cassazione sentenza n. 17691 del 23 aprile 2014
12.Notifiche cartelle esattoriali.
Le cartelle di Equitalia possono essere notificate ricorrendo alle raccomandate con ricevute di ritorno( non è invece valida la notifica avvenuta con le poste private).
La cartolina a/r certifica l'avvenuto ricevimento ed ha valore di "fede privilegiata";dunque, non è necessaria la realtà di notifica, come per tutti gli atti giudiziari  o tributari.
Corte di Cassazione sentenza n. 6395/2014.
13.Treno sporco: e' possibile chiedere il risarcimento per danno alla salute.
Il Giudice di Pace di Roma ha riconosciuto ad un giovane pendolare un indennizzo perché  per un anno si è spostato in treno viaggiando con enormi disagi a causa della sporcizia del mezzo vagonato.
Le prove sono state fornite attraverso foto scattate da un telefonino; e' stato quindi riconosciuto il danno non patrimoniale per inadempimento contrattuale della compagnia ferroviaria.
Giudice di Pace di Roma sentenza n. 41354/2013
14.Notifiche di atti giudiziari.
Ormai molti giudici sono concordi nel ritenere che la notifica di atti giudiziari o tributari effettuata con le poste private deve considerarsi inesistente. Di recente anche la Commissione Tributaria Provinciale di Benevento ha stabilito che la notifica di atti e comunicazioni a carattere giudiziario o tributario deve avvenire esclusivamente attraverso il servizio delle Poste Italiane e non con il servizio di poste private.con riferimento a qualsiasi atto giudiziario.
Commissione Tributaria Provinciale di Benevento sentenza n. 382/3/2014
15. Si può contestare la lieve entità nel caso di multa elevata con Autovelox.
Il Giudice di Pace di Gallarate ha stabilito che "quando lo scarto tra l'andatura effettivamente tenuta dall'automobile e il limite di velocità sul tratto di strada interessato è minimo, la multa potrebbe essere annullata contestando la "lieve entità " perché lo scarto potrebbe non essere imputabile ad un comportamento del conducente ma a fattori esterni alla sua condotta.
Giudice di Pace di Gallarate sentenza n. 267/2014
16. Il candidato può sempre partecipare ad un concorso pubblico anche se arriva in ritardo.
Il ritardo di 20 minuti non può pregiudicare  la partecipazione al pubblico concorso purché l'interessato sia arrivato dopo la convocazione ma prima dell'inizio delle prove.
Tar Milano sentenza n. 928 del 8.04.2014.
17.Aggravante dell'odio razziale.
Utilizzare espressioni denigratorie e colorite con riferimento all'inferiorità di un'etnia possono configurare l'aggravante dell'odio razziale.
 Corte di Cassazione sentenza n. 17004 del 17 aprile 2014.
18.Telecamere all'interno di un ristorante.
Il titolare di un ristorante e' stato condannato ad una ammenda per aver collocato delle telecamere a circuito interno in punti strategici dell'attività commerciale. 
In questo modo le telecamere hanno  monitorato illecitamente anche i lavoratori.
Corte  di Cassazione sentenza n. 17027 del 17 aprile 2014.
19.Squilli e telefonate mute: il giudice può riconoscere il risarcimento del danno. 
Chi riceve telefonate mute o squilli tali da pregiudicare  la vita domestica coniugale, le abitudini al punto da impedirne il regolare svolgimento delle ordinarie occupazioni può ottenere dal giudice la liquidazione danni patrimoniali calcolati in base  ad un apprezzamento discrezionale ed equitativo.
Corte di Cassazione sentenza n. 16718 del 16 aprile 2014.
 
20. Diritto di critica.
Non può essere applicata l'esimente del diritto di critica quando l'espressione utilizzata si concretizza in un attacco personale colorito da espressioni tali da ledere la dignità morale, professionale ed intellettuale dell'avversario.
Corte di Cassazione sentenza n. 16971 del 16 aprile 2014.
21. Devono considerarsi spese accessorie della compravendita solo quelle necessarie alla conclusione del contratto e non anche quelle relative ad attività prodromiche. Tra queste rientrano quelle inerenti alla predisposizione, da parte di un terzo, del preventivo testo del relativo contratto preliminare
Corte di Cassazione sentenza n. 8886 del 16 aprile 2014.
22. Mancato versamento dell'assegno di mantenimento in conseguenza delle dimissioni dal posto di lavoro. 
Il marito che non versa l'assegno di mantenimento perché ha rassegnato le dimissioni commette il reato di cui all'art. 570 c.p.(violazione degli obblighi di assistenza familiare).
Per i giudici il comportamento e' irragionevole, quindi, l'uomo è stato condannato  al risarcimento dei danni e alla rifusione delle spese processuali in favore della parte civile costituita. 
Corte di Cassazione sentenza n. 17623 del 22 aprile 2014
23.L'autista di autobus ha il diritto alla remunerazione del tempo impiegato  a fine turno per rientrare nel luogo dove ha iniziato la prestazione solo quando lo spostamento avvenga rispettando una direttiva aziendale. 
E' irrilevante che inizio e fine lavoro avvengano in luoghi differenti. 
Corte di Cassazione sentenza n. 9301 del 2014.
24.Provvedimento disciplinare nei confronti di un medico.
Il provvedimento disciplinare adottato nei confronti di un medico e' nullo se non adeguatamente motivato.
Il medico era stato sanzionato,per violazione dei doveri inerenti alla professione, perché era stato ritrovato un volantino pubblicitario nella struttura in cui il professionista svolgeva il ruolo di direttore sanitario. 
Corte di cassazione sentenza n. 9227 del 2014
25.L'inattendibilità della CTU non può essere dimostrata con prova testimoniale e' necessario proporre istanza di ricusazione nel termine di cui all'art. 192 c.p.c.
Diversamente non è possibile far valere ex post la situazione di incompatibilità. 
Corte di Cassazione sentenza n. 8406 del 10 aprile 2014
26.Disconoscimento di paternità: si può conservare il cognome paterno.
Secondo la Suprema Corte la rettifica da operare ai registri dello stato civile "non può condurre a sacrificare l'interesse individuale del figlio a conservare il cognome mantenuto fino a quel momento nella vita di relazione e divenuto ormai segno distintivo dell'identità personale, tutelata dall'art. 2 Cost.
Il figlio può comunque proporre autonoma domanda per continuare a mantenere il cognome paterno(se ha raggiunto posizione nota a livello internazionale proprio con il cognome del padre)nonostante sia esperita con successo azione di disconoscimento di paternità.
Corte di Cassazione sentenza n. 8876 del 16 Aprile 2014. 

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