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Data: 02/05/2014 10:00:00 - Autore: Laura Tirloni Di Laura Tirloni - Negli
ultimi anni i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA ossia
dislessia, disortografia, discalculia, disprassia, disturbo misto)
hanno ricevuto una progressiva attenzione da parte della comunit�
scientifica, dei mass media, delle Associazioni e delle istituzioni
scolastiche. Nonostante ci�, pu� risultare ancora complesso, per un
docente o un familiare, capire come orientarsi in caso di diagnosi di
DSA. I disturbi dell'apprendimento possono essere definiti come una difficolt� negli apprendimenti scolastici non spiegabile sulla base dello sviluppo dell'intelligenza generale (che risulta adeguato in base all'et�), in bambini che hanno frequentato la scuola primaria per almeno due anni e con regolarit�. Da ci� si deduce che la diagnosi non andrebbe effettuata prima dei 7-8 anni per i disturbi di lettura-scrittura e verso la fine della terza elementare per quelli di calcolo. In caso di diagnosi positiva, lo specialista ha il compito di indirizzare e guidare la scuola e la famiglia nell'utilizzo di varie tecniche, che possono aiutare l'alunno nel lavoro scolastico e agevolarne gli apprendimenti concettuali e la libera espressione, con modalit� adeguate in base all'et�. Anche la normativa
vigente si sta muovendo di pari passo e con la Circolare
Ministeriale del 2004 (Prot 4099/A del 5.10.2004) ha consentito e
promosso l'uso di strumenti 'compensativi e dispensativi' nei
confronti di un bambino a cui sia stata avanzata diagnosi di DSA. Un
passo in avanti ulteriore � stato fatto con il Decreto del 22
giugno 2009, che enuncia le norme per la valutazione scolastica,
regolando le verifiche e gli esami nei casi di alunni con DSA. Attualmente i giovani
affetti da DSA non hanno ancora diritto all'insegnante di sostegno.
Grazie alla Legge 170/10 hanno invece diritto a
strumenti tecnologici e didattici
(sintesi vocale,
programmi di video scrittura, registratore, correttore ortografico,
calcolatrice ecc) compensativi e
a misure alternative che permettano loro
di sostituire alcuni
tipi di prove valutative con altre equivalenti, ma pi� adatte in
considerazione del disturbo.
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