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Data: 31/05/2014 09:00:00 - Autore: A.V. Tutti coloro che sono stati condannati in via definitiva e recidivi per spaccio lieve di droga, hanno diritto a un ricalcolo al ribasso della pena. E' quanto afferma una recente sentenza delle sezioni unite penali della Corte di Cassazione, come conseguenza di due decisioni della Consulta (del 2012 e del 2014) relative alla legge Fini-Giovanardi.
I giudici di Piazza Cavour hanno accolto un ricorso presentato dalla procura di Napoli contro quanto disposto dal tribunale, che aveva negato il diritto al ricalcolo della pena ad un recidivo per piccolo spaccio.
La Corte di Cassazione, inoltre, prendendo le mosse dalla recente reintroduzione da parte della Consulta della distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere ha stabilito che i giudici nella fase esecutiva, al momento del ricalcolo delle pene, dovranno tenere in considerazione anche del ripristino del testo di legge della Iervolino-Vassalli.
La Conseguenza di questa decisione, secondo fonti provenienti dall'amministrazione penitenziaria, sarà che migliaia di detenuti condannati per piccolo spaccio di droga potranno presto beneficare di tale ricalcolo della pena e uscire dal carcere.
E' bene chiarire che il provvedimento non riguarda "i condannati in via definitiva per spaccio di droghe pesanti commesso con l'associazione a delinquere", come specificato dalla Corte stessa.
Secondo quanto ha dichiarato il direttore del Massimario Giuseppe Maria Berruti, questa sentenza porta la giurisprudenza italiana ad essere decisamente più in linea con quella di Strasburgo e maggiormente in sintonia con quanto espresso dalla Carta dei Diritti dell'Uomo.
Ecco la rassegna stampa su questo argomento:
» Cassazione: "Ridurre carcere a piccoli spacciatori condannati con laGiovanardi-Fini - La Repubblica
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