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Data: 05/06/2014 12:00:00 - Autore: Carmelo Cataldi Dr. Carmelo Cataldi - Quando la politica non perde il vizietto di usare il mazzo di “carte” truccato nei rapporti fiscali e tributari con il cittadino. Che la politica nazionale fosse assente, lontana e fedifraga nei rapporti con il cittadino c'eravamo abituati, ma che fosse addirittura un baro a questo ancora no! E' noto, perché ne aveva fatto un vessillo della propria azione politica nel 2013, che l'On. Alfano, e tutta la schiera di forzisti transitati in quello che oggi è il NCD, aveva posto come condizione sine qua non, per entrare a far parte del Governo Letta, ma ha fatto lo stesso nel 2014 per il Governo Renzi, che non fossero introdotte nuove tasse e anzi fosse abolita l'IMU.
Approssimandosi infatti le prossime scadenze tributarie, per prima la Tasi, sigla che sta ad indicare la Tassa sui Servizi Indivisibili, voluta con la legge di stabilità 2014, ben conosciuta da Alfano e Del Rio etc. e riguardante la fornitura di quei servizi comunali, come ad esempio la manutenzione stradale, l'illuminazione pubblica etc. e che già era stata parzialmente introdotta con quel discreto e parziale pagamento della Tares 2013, che appunto conteneva solo 30 centesimi per mq., e poi subito dopo l'Imu, ecco che viene scoperto il trucco e la malafede politica, sport nazionale di una politica nata già vecchia. Da un'analisi attenta delle disposizioni normative relativamente all'introduzione della Tasi si constata che questa non nuova tassa, che aveva visto stravolgere in pejus la bolletta Tares 2013, oltre ad essere un altro scandaloso balzello imposto al popolo italiano, già stremato da una fiscalità sbilanciata e sempre di più opprimente, per come strutturata in alcuni casi, come imposizione, è maggiore di quell'Imu già pagata nel 2012 e di quella da pagare per coloro che non ne fossero esonerati, come nel caso dei proprietari di seconde case a qualsiasi titolo. Per sintetizzare e scoprire in cosa sta barando la politica italiana, relativamente anche ai proclami fatti nella recentissima campagna elettorale occorre dire che : E' vero è stata tolta l'Imu sulla prima casa, che permane però per le case considerate di lusso e le secondo case, scompare, forse, e lo sapremo solo più avanti, quando si avranno i bollettini di pagamento in mano, i famosi 30 centesimi sulla tassa dei rifiuti (ex Tares da quest'anno Tari), ma compare la Tasi, che altro non è che una Imu camuffatta e maggiormente gravata di parametri catastali e fiscali, quali il valore dell'immobile calcolato con riferimento appunto alla rendita catastale con l'aggiunta di una rivalutazione pari al 5%, moltiplicata ancora per i coefficienti di legge. In sintesi si tratta dell'Imu aumentata del 5%! Per stupire però con effetti ancora speciali e più paradossali la mossa del noto baro non poteva terminare così, perchè la Tasi la si dovrà paga in aggiunta all'Imu ed alla Tari da tutti coloro che risultano proprietari delle così dette case di lusso, ma soprattutto anche da quei cittadini, di fascia media, che dopo tanti sacrifici di una vita si sono costruiti o hanno acquistato una seconda casa per le vacanze estive o hanno ereditato un immobile, etc. etc., che costituirà titolo come seconda casa e che in buona percentuale non risulta produttiva di reddito al di fuori di quello catastale. Se ne deduce che questa politica ancora una volta oggi non solo subdolamente
ci propina altre tasse ma anche più esose rispetto alle precedenti e in alcuni
casi anche da sommare! Questo governo ha svelato dunque il suo vero volto e
cioè, se da una parte fa gran cassa per l'unica tangibile azione approvata
favorevolmente ad alcuni cittadini e non tutti (i famosi 80 euro) dall'altra con
tasse nuove, maggiori e aggiuntive rispetto a prima, annulla l'effetto della
prima, e lo dice anche a quanto pare la Corte dei Conti, e ricarica il sistema
tributario in modo subdolo e scorretto. |
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