|
Data: 25/06/2014 17:00:00 - Autore: Gabriella Filippone FAX o PEC al Ministero del Lavoro per contrastare e contestare l'eventuale approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti del Regolamento ex art. 21 L. 247/2012
Sul sito di CF è consultabile il testo del Regolamento che tornerà quindi ai Ministeri Vigilanti per essere valutato ed eventualmente approvato o nuovamente rigettato e rinviato al mittente. "Il Regolamento ex art. 21, comma 9, L. 247/2012 verso la definitiva approvazione Il gruppo facebook Previdenza Forense con l'Avv. Paolo Rosa consiglia di inviare un fax al ministero chiedendo l'integrale rispetto della nota ministeriale e l'abolizione dei minimi contributivi imposti dal sistema retributivo; con richiesta di opzione al sistema contributivo, in base al reddito prodotto http://www.facebook.com/groups/472538509530418/?ref=ts&fref=ts
I dati sono desunti dal "link": Indice delle Pubbliche Amministrazioni Dal sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:
Direzione Generale per le politiche previdenziali e assicurative Direttore Generale Dott. Edoardo Gambacciani Segreteria Via Flavia, 6 - 00187 Roma tel. 06 46832431 fax 06 47887182 DGprevidenza@lavoro.gov.it posta certificata: dgpoliticheprevidenziali@mailcert.lavoro.gov.it Divisione VI - Vigilanza sugli Enti previdenziali privatizzati e privati. Previdenza e assistenza gestita da Enti di diritto privato Responsabile: dott.ssa Stefania Cresti tel. 06 46832289 fax 06 46833234 scresti@lavoro.gov.it Uno stralcio di un articolo di Ignazio Marino, pubblicato su Italia Oggi: "Intanto non mancano le voci critiche nei confronti di questo provvedimento che, come ha sempre detto il presidente dell'ente Nunzio Luciano, riconosce la «cittadinanza previdenziale» a circa 50 mila professionisti che fino ad oggi non l'hanno avuto perché sotto la soglia dei 10.300 euro di reddito utile per l'iscrizione alla Cassa. Il regolamento prevede per questi soggetti una contribuzione minima dimezzata (...) con possibilità di integrare i propri versamenti nell'arco dei primi otto anni di iscrizione alla Cassa, retrodatazione sino a tre anni per chi si iscrive all'ente di previdenza degli avvocati, nessun limite di età per beneficiare di quanto previsto dalle nuove norme.
Il ministero, però, fra le altre cose, ha posto l'accento sulla scelta di Cassa forense di non prevedere delle aliquote ad hoc (cosa che oggi in molti invocano). (...) Questa situazione di incertezza che dura da quasi un anno e mezzo, lamenta l'Associazione nazionale forense, «rischia di pesare sulle spalle dei professionisti che, oggi, non sanno che fare per regolarizzare la loro posizione e rischia di tradursi in un ulteriore aggravio per tanti avvocati, che spesso non sono solo giovani all'inizio del loro percorso lavorativo." (Fonte: Ignazio Marino | Avvocati, tutti in Cassa Forense | Italia Oggi)
SCADENZE FISCALI - In questo clima di incertezza ricordiamo le principali scadenze fiscali del mese per i professionisti togati, con reddito inferiore a 10.300 euro, che non siano iscritti a Cassa Forense. Il termine per il saldo INPS (in relazione ai redditi prodotti nel 2013) è scaduto il 16.06 u.s..
L'aliquota da applicare è il 27,72%. Per i ritardatari c'è tempo fino al 16 luglio, pagando una maggiorazione dello 0,40%.
Il pagamento può avvenire anche in rate dilazionate fino al mese di Novembre. (Fonte: "Agenza del contribuente" 2014 pag. 140 edita da "Le leggi Illustrate" IDI srl via Val Trompia 136 -00141 Roma).
In ultimo, si segnala a chi interessato il gruppo facebook Istituzione Gestione Separata Cassa Forense che propone l'istituzione di una gestione separata in Cassa Forense, per i titolare di redditi bassi e per i redditi comunque inferiori a quello minimo, attualmente indicato dall'ente previdenziale degli avvocati in 10.300 euro.
Il gruppo indicato pone l'accento sulla nota ministriale, nel punto in cui si legge : "evidenza di tale criticità si registra nella scelta operata dalla cassa di fissare i minimi contributivi per coloro che sono al di sotto dei parametri reddituali, operando un richiamo ai minimi già previsti dal regolamento dei contributi, piuttosto che prevederne di nuovi e autonomi". La richiesta di "contributi nuovi e autonomi", da parte del ministero vigilante, va pertanto sostenuta con forza, chiedendo altresì l'estensione della gestione separata, con opzione facoltativa, a tutti i colleghi in difficoltà, circa 96mila, tra 56 mila neoiscritti sotto la soglia reddituale e 40 mila iscritti e morosi al collasso economico non più disposti a sostenere ed accettare il sistema in vigore.
La missiva da inviare al ministero dovrebbe, pertanto, quantomeno includere :
I colleghi tutti riconducibili all'area sofferenza
dell'avvocatura, quanti sono oggi i togati morosi? Il numero è
destinato in breve tempo a
raddoppiare con i neo iscritti sotto la soglia reddituale "deportati"
con
la riforma forense. Erano 56mila i morosi al 2010, un avvocato su tre: " 56 mila avvocati (su circa 150 mila iscritti alla Cassa forense) non
sono in regola con i versamenti contributivi all'ente di previdenza" (vedi Italia Oggi ). Gli agronomi, i geologi, i chimici, raggruppati nell'ente previdenziale EPAP - Ente di previdenza e assistenza pluricategoriale, istituito nel '94, anno di privatizzazione di Cassa forense e in virtù della stessa legge, pagano 700 € di contribuzione, ed è loro garantito un adeguato trattamento minimo e assistenziale.
L'EPAP ha altresì introdotto la pensione complementare, ovvero la possibilità per gli iscritti di adottare delle aliquote maggiorative a scelta sul reddito, sino ad un massimale di 100milaeuro, lasciando in tal modo la possibilità di personalizzare il piano previdenziale (vedi sull'argomento Felice Adelfio in Istituzione Gestione Separata Cassa Forense ). Un modello di lettera predisposto dai gruppi facebook Previdenza Forense e Istituzione Gestione Separata Cassa Forense: Avv. …………………. Spett.le Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per Le Politiche Previdenziali e Assicurative Direzione VI Vigilanza sugli Enti previdenziali privatizzati e privati via Flavia, 6 cap 00187 Roma, Alla C.A. del Dott. Edoardo Gambacciani Via fax: 06.46832539 / 06. 47887182 / 06. 46833234 Via posta certificata: dgpoliticheprevidenziali@mailcert.lavoro.gov.it Via mail: DGprevidenza@lavoro.gov.it Oggetti: contestazione legittimità Regolamento ex art. 21, L. 247/2012 di Cassa Forense e richiesta applicazione sistema calcolo contributivo Spett.le Direzione, con Vostra nota del 05.06.2014, avevate cosi' relazionato: - nel rilevare “la criticità ..
nella scelta operata dalla Cassa di fissare i minimi contributivi per coloro al
di sotto dei parametri reddituali, operando un richiamo ai minimi già previsti
.. piuttosto che prevederne di nuovi”;
- invitando “l'ente ad un
percorso di armonizzazione delle vigenti disposizioni regolamentari”,
altresì osservando che “non sarebbe ragionevole considerare iscritto
alla Cassa alcun soggetto senza aver prima disciplinato le conseguenze
di tale iscrizione”, per cui disponevate l'irretroattività della
iscrizione alla Cassa da far decorrere, invece, dall'entrata in vigore
dell'emanando Regolamento;
- rammentando che “c'è una nuova realtà della professione, fatta anche di difficoltà lavorative, che alla lunga non possono non riflettersi sui flussi contributivi.. ”; - “in considerazione degli elementi di forte indeterminatezza sottostanti le ipotesi attuariali .. si invita Codesta cassa a prevedere all'interno del corpo regolamentare, forme di eventuale revisione della soglia reddituale nonché delle agevolazioni in ordine ai minimi contributivi di cui agli artt. 7 e 9 ..”. In spregio a quanto da Voi osservato e disposto, nella seduta del 20.06.2014, Cassa Forense approvava un Regolamento che recepiva solo uno dei Vostri criteri, ossia la decorrenza dello stesso a decorrere dalla pubblicazione. Per tali motivi, nell'offrire sostegno al Ministero affinchè non desista dalla richiesta di “contributi nuovi e autonomi” per i neo iscritti; nel richiederne l'estensione a tutti i Colleghi in difficoltà, rivolgo ISTANZA affinchè provvediate a rigettare in toto il Regolamento presentatoVi da Cassa Forense, sollecitando nel contempo, - l'integrale rispetto della nota ministeriale; - l'abolizione dei "minimi" obbligatori svincolati dal reddito prodotto; E CHIEDO che Cassa Forense in ossequio alla legge 247/2012, adotti, con il regolamento in corso di approvazione, il sistema di calcolo contributivo. Con Osservanza Avv. .....................
|
|