Data: 12/08/2014 18:00:00 - Autore: Avv. Luisa Camboni
Avv. Luisa Camboni 
Partiamo da un quesito relativo alla materia successoria. Nello specifico la presenza necessaria o meno di due testimoni, in caso di polizza a vita lasciata in eredità, al fine di ottenere lo svincolo della somma in essa depositata. 

Caso.

Il titolare di polizza a vita decedeva lasciando come beneficiari tre figli. Questi presentavano la documentazione necessaria presso l'Ufficio Postale dove, a suo tempo, il de cuius aveva acceso la polizza a vita, al fine di poter svincolare la somma depositata. Il Direttore dell'Ufficio Postale impediva lo svincolo ritenendo necessaria, a tal fine, la presenza di due testimoni.

Interrogativo.

E' necessaria la presenza di due testimoni in caso di polizza a vita lasciata in eredità per ottenere lo svincolo della somma in essa depositata?

Prima di rispondere all'interrogativo, ritengo necessario rammentare al lettore che, prima di procedere allo svincolo della somma depositata nella polizza assicurativa del de cuius, occorre predisporre  la dichiarazione di successione.

Che cosa è la dichiarazione di successione?

Possiamo definirla come lo strumento che consente agli eredi del de cuius di subentrare allo stesso nella disponibilità di quanto da lui posseduto in vita.

La dichiarazione di successione deve essere presentata entro un anno dalla data della morte. Per poterla predisporre occorre allegare della documentazione.

Sono necessari:

- i documenti  relativi al de cuius (carta d'identità e codice fiscale);

- i documenti relativi agli eredi (carta d'identità e codice fiscale di ciascuno).

Occorre, prima di tutto, presentare il modello 4 che è il documento principale della dichiarazione. In tale modello vanno indicati tutti i dati relativi al de cuius e agli eredi. Vanno inseriti anche i vari immobili che rientrano in successione con tutti i loro valori, in modo, così, da costruire l'asse ereditario.

Detto modello va presentato in copie.

 Di quante copie ci si deve fornire?

Il numero di copie varia a seconda dei casi. Una copia dovrà restare per l'archivio all' Agenzia delle Entrate; una copia dovrà essere trasmessa ad ogni Comune che compare in dichiarazione e, ancora, una copia per ogni Ufficio Catastale. Si ricordi che ad ogni Provincia corrisponde un Ufficio Catastale.

Nell'ipotesi in cui nell'asse ereditario ricadono conto correnti, libretti postali, polizza a vita… occorrerà un'ulteriore copia da presentare agli Istituti Finanziari dove il denaro è depositato per poterlo riscuotere.

Oltre al modello 4 occorre allegare la seguente documentazione:

- certificato di morte. Si noti bene dal 1° gennaio 2012 l'Agenzia delle Entrate non accetta più il certificato di morte, ma esclusivamente una dichiarazione sostitutiva compilata dall'interessato. A tale dichiarazione occorre allegare copia del documento di identità del dichiarante;

- certificato di stato di famiglia. Anche in questo caso occorrerà presentare un' autocertificazione di stato di famiglia accompagnata da documento d' identità;

- visure catastali degli immobili caduti in successione;

- certificato di destinazione urbanistica (per i terreni);

- attestazione del versamento delle imposte (mod. F23);

- testamento (se esiste);

- richiesta agevolazione per la prima casa, se vi sono i requisiti.

Quando in successione oltre ai beni immobili ricadono conti correnti, libretti di risparmio, titoli, polizza a vita… è necessario allegare anche i certificati di consistenza patrimoniale. Tali certificati vengono rilasciati dagli Istituti Finanziari interessati.

Dopo questo breve excursus, rispondo ora al quesito posto.

Dal momento che nella massa ereditaria del de cuius è presente una polizza a vita per svincolare la somma che occorre fare? E' richiesta la presenza di due testimoni?

Se nel relictum vi sono CONTI CORRENTI, LIBRETTI, TITOLI, POLIZZE ASSICURATIVE ... intestati al de cuius questi devono essere inseriti nella dichiarazione di successione e, quindi, bisogna produrre:

- la dichiarazione della Banca o della Posta attestante il saldo e gli interessi alla data del decesso.

Per svincolare le somme, alcune Banche, Assicurazioni, Poste richiedono la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, che può essere resa direttamente dall'erede; altre chiedono l'atto notorio reso da due testimoni dinanzi al Cancelliere del Tribunale o dinanzi al Notaio.

Qualora sia richiesto l'atto notorio occorre produrre la seguente documentazione:

documenti di identità e codici fiscali di due persone che non siano parenti o affini del de cuius o degli eredi, ma che siano a conoscenza della situazione familiare. Queste, in quanto testimoni, devono prestare giuramento indicando chi sono gli eredi del defunto e se la successione è per legge o con testamento.

Chi scrive consiglia di rivolgersi ad un buon legale di fiducia che sappia consigliare al meglio l'iter da seguire.


Tutte le notizie