Data: 24/08/2014 09:30:00 - Autore: Mara M.
Studi scientifici condotti dall'Universit� Miguel Hern�ndez di Helche e dall'Universit� Complutense di Madrid su 660 giovani di et� compresa fra i 16 e i 18 anni, hanno mostrato che i bambini che subiscono violenza fisica o psicologica o che sono sottoposti a quelle condotte che i giuristi sussumono nella fattispecie criminosa di cui all'art. 572 c.p. (maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli) presentano un rischio maggiore di incorrere in dipendenze da alcool e droghe in et� adolescenziale e giovanile. Ci� � attribuibile, secondo gli esperti, ad una alterata funzionalit� del cervello che renderebbe le sensazioni piacevoli molto pi� difficili da provare, se non in condizioni estreme, come - appunto - quelle prodotte dall'uso di alcool e sostanze stupefacenti.

I risultati della ricerca non parlano di conseguenze immediate dei maltrattamenti, dunque, n� di lesioni riconducibili alle tradizionali categorie di danno biologico (danno alla salute psico-fisica direttamente rilevabile) e morale (danno alla sfera emotivo-psicologica), ma di effetti che possono certamente rientrare nello spettro del c.d. "danno esistenziale" - tertium genus di danno non-patrimoniale definibile come: l'insieme delle lesioni di diritti e interessi che non afferiscono alla sfera strettamente emotiva o interiore del soggetto n� producono un immediato danno fisico allo stesso, ma che ne pregiudicano la libert� di scelta e il naturale dispiegarsi della vita (soprattutto di relazione) e della personalit� (cfr: Cass. 8827 e 8828/2003; Corte Cost. 233/2003; Cass. 19963/2013). 
Dati non trascurabili per gli operatori del diritto che si trovino ad avere a che fare con il delitto di cui all'art. 572 c.p..

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