Data: 26/03/2004 - Autore: Cristina Matricardi
Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter 8/14 marzo 2004) � intervenuto ancora una volta per tutelare i minori vittime di gravi fatti di cronaca dalla diffusione indiscriminata di notizie da parte della stampa nazionale e locale. Il garante ha voluto evitare la diffusione di quelle informazioni dalle quali le vittime minori possono essere riconosciute. L'Autorit� ha precisato che "questo comportamento gi� di per s� illecito, assume una particolare gravit� in considerazione del coinvolgimento di minori dei quali rischia di pregiudicare l'armonico sviluppo psicologico" e che "� proprio per evitare tale rischio che l'ordinamento riconosce ai minori una tutela rafforzata, anche in presenza di un legittimo diritto di cronaca. Oltre a quanto previsto dalla normativa sulla privacy e dal Codice di deontologia dei giornalisti, l'art.734 bis del codice penale (persone offese da atti di violenza sessuale), l'art.13 del nuovo processo penale minorile, la Carta di Treviso e la Convenzione dei diritti del fanciullo del 1989 precludono la possibilit� di divulgare notizie o immagini che consentano l'identificazione, anche indiretta, dei minori". Dopo questo intervento, le testate giornalistiche e radiotelevisive dovranno, a pena di sanzioni, attenersi ai principi richiamati nel provvedimento.
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