Data: 22/08/2014 10:00:00 - Autore: Mara M.
La sentenza della Corte di Cassazione n. 18076/14, depositata in data 20 agosto, tocca un tema in auge nel nostro Paese da ormai pi� di un decennio. Quello dei cosiddetti bamboccioni: i figli adulti che continuano a vivere nella casa dei genitori, una categoria sociale che - per una serie di fattori - tende a dilatare sempre di pi� i suoi confini anagrafici.

Nel caso de quo, motivo del litigio era l'assegnazione della casa coniugale in regime di separazione personale dei coniugi. Stante l'abbondante maggiore et� dei due figli della coppia (nati rispettivamente nel '67 e nel '68), il Tribunale di Venezia aveva, infatti, sottratto l'uso dell'abitazione alla ex moglie affidataria dei figli, e ai figli stessi. E cos� aveva fatto anche la Corte d'Appello presso cui la donna aveva impugnato la sentenza di primo grado.

La ricorrente sosteneva che i figli, ancorch� ultraquarantenni, non potevano essere messi fuori casa poich� erano disoccupati e comunque si stavano impegnando attivamente nella ricerca di un lavoro. Ma i Giudici di merito non hanno mostrato alcuna comprensione nei confronti degli "attempati teen-ager".

E gli stessi Ermellini hanno condiviso tale severit�, visto che hanno rigettato il ricorso, motivando che la crisi economica non pu� giustificare la "mancata sistemazione" di persone pienamente adulte, che hanno concluso da molti anni ogni percorso formativo e che dovrebbero pertanto assumersi la completa responsabilit� della propria esistenza.
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