Data: 03/09/2014 14:30:00 - Autore: Mara M.

Ha del paradossale - ma nemmeno poi tanto (visto che non � il primo caso) - la vicenda di un 35enne miranese che, costretto agli arresti domiciliari per il reato di rapina impropria (posta in essere per tentare di rubare una bicicletta), fa di tutto per farsi incarcerare. 

Spinto dalla disperazione di sentirsi abbandonato da tutti e dalla mancanza di mezzi di sostentamento, il giovane � evaso pi� volte dalla sua abitazione con la precisa volont� di farsi arrestare - e poter procurarsi, cos�, almeno un pasto caldo! Solo alla quarta uscita non autorizzata, il 35enne evasore � stato fermato dalle forze dell'ordine, ma anzich� "spedirlo" in prigione, il magistrato di sorveglianza competente ne ha disposto l'affidamento a una comunit� protetta (insomma vitto e alloggio come voleva e soprattutto possibilit� di avere un aiuto concreto per il reinserimento sociale). 

Data la relativa lievit� del reato commesso, la prima finalit� della misura disposta dal Magistrato �, infatti, il recupero sociale del soggetto

Un caso singolare, che potrebbe suscitare qualche riflessione riguardo le disposizioni del recentissimo "Decreto Carceri" in materia di custodia cautelare extracarceraria...




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