|
Data: 09/10/2014 14:28:00 - Autore: Marina Crisafi Tempi molto stretti per il decreto legge sulla violenza negli stadi. La Camera ha ora approvato il disegno di legge di conversione in legge del D.L. 22 agosto 2014, n. 119 Il provvedimento contiene previsioni relative al rafforzamento del contrasto ai fenomeni di illegalità e violenza durante le manifestazioni sportive, allo stanziamento dei fondi per adeguare le capacità operative dei corpi di polizia e vigili del fuoco, nonché una serie di interventi sul fronte immigrazione (aumento del numero delle commissioni territoriali per l'asilo; misure per la velocizzazione dell'esame delle domande per il riconoscimento della protezione internazionale; rifinanziamento del fondo per le politiche e i servizi dell'asilo; ecc.). Sotto il profilo della sicurezza, le novità più rilevanti riguardano l'inasprimento delle regole sul Daspo (acronimo del “divieto di partecipazione alle manifestazioni sportive”) che può estendersi da uno a cinque anni e fino a otto in caso di recidiva, e l'introduzione del c.d. “daspo di gruppo”. Da evidenziare, inoltre, la possibilità concessa al ministro dell'Interno di vietare le trasferte alle tifoserie violente e l'aggravamento delle sanzioni previste per la frode sportiva e il calcio-scommesse, oltre infine al via libera alla sperimentazione della “pistola elettrica” da parte delle forze dell'ordine. Ma la novità che ha fatto senz'altro più discutere è la previsione della partecipazione delle società sportive ai costi della scurezza negli stadi, con l'addebito di una percentuale variabile direttamente a carico dei club per pagare gli straordinari delle forze dell'ordine. Evitata la stangata, che nella prima bozza del provvedimento all'esame delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia ammontava a circa 25 milioni di euro l'anno, il prelievo alle società, dal quadro emerso dall'aula di Montecitorio, potrebbe attestarsi su una cifra variabile tra l'1 e il 3% degli incassi dei biglietti, con un massimo, in valore assoluto, pari a circa 6 milioni annui. Una spesa aggiuntiva che non è stata comunque gradita dalle società calcistiche che minacciano lo sciopero. Intanto, il decreto è passato all'esame di palazzo Madama dove probabilmente verrà di nuovo apposta la questione di fiducia, considerata l'imminente scadenza del 21 ottobre: data entro la quale il d.l. dovrà essere convertito in legge, pena la decadenza. In allegato a questa pagina il testo attuale del decreto legge. Eventuali future modifiche saranno visualizzabili qui: Testo del Decreto Legge 119/2014 |
|