Data: 14/10/2014 10:00:00 - Autore: Marina Crisafi
Sono i magistrati italiani i più pagati in tutta l'Eurozona.
A segnalarlo è il rapporto del Consiglio
d'Europa realizzato dalla Commissione per l'efficienza della giustizia e
pubblicato nei giorni scorsi.
Sulla base di
quanto emerge dal dossier, che fa i conti in tasca alle toghe nostrane con dati aggiornati al 2012, i giudici
italiani guadagnano cifre notevolmente superiori
rispetto ai colleghi degli altri Stati membri sia ad inizio che a fine
carriera.
Nel primo caso, i
guadagni si attestano su oltre 6.000
euro netti in più all'anno procapite (corrispondenti in valore assoluto a
quasi 34.000 euro netti di stipendio annuo per il magistrato italiano contro i
poco più di 27.500 della media europea), fatta eccezione solamente per i Paesi Bassi, la Finlandia (entrambi con cifre
sui 43.000 euro su base annua) e il Belgio
(con poco più di 35.500 euro annui), nonché per gli stipendi dei giudici di
ultima istanza non Ue di Svizzera, Norvegia e Principato di Monaco.
Stando al rapporto, gli stipendi dei giudici italiani perdono il primato anche
se rapportati a quelli dei magistrati dei paesi extra-Ue come Andorra o
Svizzera.
Nel secondo caso,
però, e cioè alla fine della carriera,
il gap viene recuperato con rilancio, giacchè i magistrati sfiorano i 98.000 euro netti all'anno,
raggiungendo quasi il doppio della media
di stipendi europea (poco meno di 53.000 euro annui).
Se poi il
confronto si restringe al territorio
nazionale, i dati parlano chiaro: rispetto ai guadagni medi degli italiani un magistrato ad inizio carriera percepisce
uno stipendio pari al doppio, per
lievitare di oltre sei volte alla
fine del percorso lavorativo, per i giudici di Cassazione.
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