|
Data: 14/10/2014 11:00:00 - Autore: A.V. Nell'ambito dei lavori concernenti la conversione del decreto-legge 132 2014, la commissione giustizia del Senato ha reso noto di aver escluso dalla negoziazione assistita le controversie di lavoro. Soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro che ha rimarcato il fatto che i diritti indisponibili devono essere necessariamente affidati a chi garantisce terzietà e che esistono già le Commissioni di Certificazione, Conciliazione e Arbitrato che sono in grado di garantire adeguate tutele soprattutto in una materia così delicata come quella in cui si tratta di attuare rinunce o transazione in materia di lavoro. Dal testo del decreto legge di riforma della giustizia viene così eliminato l'articolo 7 (Conciliazione avente per oggetto diritti del prestatore di lavoro). La norma Prevedeva l'aggiunta all'articolo 2113 del codice civile, quarto comma, dopo le parole "del codice di procedura civile" le seguenti: "o conclusa a seguito di una procedura di negoziazione assistita da un avvocato". La negoziazione assistita in materia di lavoro era stata introdotta come sistema alternativo alla conciliazione nelle cosiddette "sedi protette". L'equiparazione della negoziazione assistita da altre forme di conciliazione era stata giustificata sulla base del rilievo che gli avvocati hanno comunque l'obbligo di verificare la conformità dell'accordo alle norme imperative e dell'ordine pubblico. Ora con la cancellazione dell'articolo sette dovrebbero trovare nuovo impulso le commissioni di certificazione conciliazione ed arbitrato delle controversie in materia di lavoro. |
|