Data: 30/11/2014 18:00:00 - Autore: Mara M.

Occhialoni da diva e paparazzi da Dolce Vita qualche giorno fa lungo i corridoi del Tribunale di Trento, dove la show-girl Barbara D'Urso presenziava alla prima udienza del processo che la vedeva imputata per diffamazione a mezzo stampa. 

Il Dott. Tommaso Fabrizio, chirurgo plastico, aveva infatti presentato querela contro la popolare conduttrice per averlo accusato nel suo libro �Pi� forti di prima� di aver letteralmente rovinato a colpi di bisturi la signora Sharon Holdrick, ricorsa alle sue cure per migliorare il proprio aspetto fisico. Denunciato da quest'ultima, e passato attraverso tre gradi di giudizio, il medico � per� risultato incolpevole dei danni subiti dalla donna, e cos� ha pensato bene di querelarla � insieme alla signora D'Urso �, per averlo diffamato. 

Ma il processo, il cui inizio era atteso per il 26 novembre scorso, non potr� avere luogo a causa della tardivit� dell'atto di impulso (presentato, cio�, oltre i canonici 90 giorni dal momento in cui il fatto � accaduto o � divenuto  noto al querelante). 

Ad ogni modo, entro i prossimi 60 giorni si conosceranno le motivazioni della sentenza di non luogo a procedere pronunciata dal giudice monocratico Giovanni De Donato, e pubblica accusa e parte civile potranno cos� valutare la possibilit� di presentare ricorso (rispettivamente in sede penale e civile). 


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