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Data: 26/12/2014 11:50:00 - Autore: Mara M. Al Tribunale di Bologna stanno per essere rappresentati gli ultimi atti del processo che vede contrapposti Unilibro – grande catalogo virtuale di libri universitari e non solo, di proprietà Mailtrade – e... Google. Lanciato sul web nel lontano 1999 – ben prima del grande boom del settore – il sito Unilibro.it registrava fino al 2010 una media di circa 60.000 visite uniche giornaliere, posizionandosi davanti a concorrenti illustri quali Lafeltrinelli e Bol.it. Ma già da un paio di anni, il numero dei visitatori quotidiani sembra essersi ridotto di almeno un terzo, a vantaggio dei competitors. Secondo gli esperti di SEO che collaborano con i legali dell'azienda italiana – Gianluigi Fioriglio e Giuseppe Croari – la colpa del calo di visite, e la conseguente perdita di profitti, andrebbe imputata a un algoritmo “malfunzionante” del grande G., che nei risultati di ricerca tenderebbe a relegare le pagine di Unilibro nel “purgatorio” delle voci omesse perché poco rilevanti. Dopo svariati (e vani) solleciti da parte di Unilibro ai vertici di Google perché approfondissero la faccenda, la società italiana ha deciso – quasi un anno fa – di fare causa al colosso di Mountain View per far luce sulla questione. A Bologna adesso si attendono gli esiti delle perizie del gruppo di super-esperti incaricato dal Tribunale, per comprendere se davvero l'errore è nel software di indicizzazione del più grande motore di ricerca mondiale. Chi avrà ragione?... |
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