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Data: 07/01/2015 17:00:00 - Autore: Mara M. Dopo le indiscrezioni, e relative smentite, su un possibile avallo di Berlino all'uscita di Atene dall'euro, crescono le preoccupazioni di governi e mercati. In particolare, è l'Italia a temere ripercussioni, se è vero, come affermato da Carsten Shneider – vicecapogruppo al Parlamento del Partito Socialdemocratico tedesco – che dopo l'uscita della Grecia dall'eurozona i mercati finanziari comincerebbero a prendere di mira la Penisola, che a quel punto non riuscirebbe più ad essere “salvata” dal fondo Esm. “Il Grexit – l'uscita della Grecia dall'euro – sarebbe una ipotesi incendiaria!” – sostiene lo stesso Shneider! E il quadro, per noi, si fa ancora più serio quando si pensa che tra poche settimane l'Italia potrebbe venire a trovarsi in una situazione delicata anche per la presumibile imminente vacatio del Capo dello Stato. Anche per la Grecia, del resto, le incertezze sulla permanenza all'interno della zona euro e la conseguente instabilità finanziaria, nascono proprio dalla difficoltà ad eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. Con l'andata a vuoto del terzo voto per la scelta del nuovo Capo dello Stato, ad Atene è infatti scattato, per norma costituzionale, l'obbligo di procedere ad elezioni politiche, elezioni per cui i sondaggi profetizzano una vittoria del partito di sinistra radicale Syriza, pronto a mettere in discussione le riforme concordate dal precedente governo con la Troika. Nel frattempo, comunque, Berlino ha smentito l'“ipotesi Grexit”, sostenendo che “il governo tedesco ed i suoi partner lavorano per rafforzare l'eurozona nel suo insieme e per tutti i suoi membri, Grecia inclusa”, e Bruxelles ha fatto sapere che “l'adesione alla moneta unica è ‘irreversibile'”. È forse anche in risposta a tali rassicurazioni che, dopo un lunedì nero, questa mattina le Borse europee hanno visto un'apertura in rialzo… |
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