Data: 23/02/2015 22:10:00 - Autore: Giovanna Molteni
Il 27 febbraio 2015 il Governo porter� in Consiglio dei ministri un decreto legge e un disegno di legge delega per delineare la riforma della scuola italiana e dare forma concreta a quella che il Premier ha denominato "Buona Scuola". Ecco i principali punti che connotano i due provvedimenti
La riforma mira all'abolizione del precariato e al rilancio dell'autonomia scolastica. Con la cancellazione delle graduatorie ad esaurimento saranno immessi in ruolo 148.000 precari e al contempo con l'apertura a nuove forme di concorso dovrebbero essere reclutati insegnanti all'altezza dei compiti riservati loro dalla scuola del domani
Gli aumenti di retribuzione non saranno pi� legati all'anzianit� di servizio ma agli scatti di meritoI docenti saranno valutati tenendo conto dell'attivit� di formazione seguita nell'ultimo triennio e dell'attivit� didattica svolta. Ogni tre anni, circa due terzi degli insegnanti dovrebbero ricevere in busta paga sessanta euro netti mensili grazie ad una carriera premiata dal lavoro in classe, dalla formazione e dal contributo al miglioramento della scuola. 
Vengono introdotte nuove materie quali musica e sport nella scuola primaria e viene potenziato l'insegnamento della storia dell'arte nelle secondarie. Nei programmi della scuola elementare verranno introdotte le basi della programmazione e della logica computazionale, ossia per i nativi digitali diventer� materia di studio l'educazione al pensiero computazionale. 
Gli studenti, a partire dal terzo o dal quarto anno di scuola superiore, potranno personalizzare il curriculum scegliendo alcune materie opzionali tra una rosa di discipline offerte dalla scuola. 
Per avvicinare il sapere teorico e il mondo della scuola alla realt� delle imprese e per creare un ponte tra mercato del lavoro ed istruzione superiore, con la riforma l'alternanza scuola-lavoro per almeno duecento ore l'anno diventer� prassi per tutti gli studenti delle scuole secondarie, anche attraverso l'impresa didattica e il potenziamento delle esperienze di apprendistato sperimentale.

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