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Data: 27/02/2015 11:00:00 - Autore: Maria De Filippis![]() Nel caso in questione il detenuto ha proposto ricorso contro la sua condanna per violazione degli obblighi di assistenza familiare, fondando tale ricorso sulla sua qualità di carcerato e affermando di trovarsi nell'oggettiva impossibilità di adempiere le obbligazioni di mantenimento proprio a causa dello stato di detenzione. Tale detenzione, secondo la Corte, rappresenta una colpevole impossibilità ad adempiere che non può avere valore esimente della responsabilità penale. Ad essere valutata sarà, invece, la presenza o meno della consapevolezza da parte del detenuto di sottrarsi all'obbligo di assistenza inerente alla responsabilità genitoriale o alla qualità di coniuge. Laddove non vi sia tale consapevolezza, infatti, la mancata contribuzione non costituisce reato. |
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