Data: 10/03/2015 15:00:00 - Autore: Avv. Francesco Pandolfi
Avv. Francesco Pandolfi - cassazionista

Tra i requisiti che l'Amministrazione richiede per l'ingresso nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, troviamo l'idoneit� psico attitudinale.

Pertanto: chi volesse essere sicuro di entrare nel Corpo, dovr� premunirsi dimostrando la piena idoneit� in tal senso, vincendo di conseguenza l'eventuale ricorso giudiziale nel caso di estromissione ingiustificata.

E' quanto ci segnala il Consiglio di Stato sezione 3, con la sentenza n. 905 del 23.02.2015, indagando sulla sfera di discrezionalit� di cui l' Amministrazione dispone in ordine all'accertamento del possesso dei requisiti di attitudine per il servizio nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, secondo i parametri identificati dall'art. 2 del d.m. 11 marzo 2008 che - in rapporto di adeguatezza ai compiti previsti per la qualifica - coinvolgono la sfera soggettiva del candidato con riguardo alle capacit� di base intellettive, emotive, comportamentali, socio-relazionali, di autocontrollo, di assunzione di responsabilit� decisionali e di gestione pratica di situazioni lavorative e di eventi critici.

L'accertamento di detto requisito � aggiuntivo al possesso dei generali requisiti di idoneit� fisica e psichica, il cui accertamento in positivo non d� ingresso, con automatismo, all'idoneit� ad un servizio che si caratterizza per la specificit� delle mansioni.

Se accade ( come si � verificato nel caso affrontato dal Consiglio ) che risulti l'emersione in sede di visita psichiatrica di uno stato d' ansia, venuto in evidenza nell'affrontare situazioni in cui si � sotto giudizio altrui, inoltre a tale riscontro faccia seguito un referto diagnostico di �stato d'ansia al colloquio con tendenza alla reazione emotiva in situazioni di stress�, ebbene tale situazione si presenta ostativa per il cammino dell'aspirante.

La determinazione di esclusione dal concorso trova sostegno nell'allegato B, punto 16 del d.m. n. 78/2008, che comprende il disturbo d'ansia fra le cause di inidoneit� al servizio nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, e nell'art. 2, comma 1, lett. a) e c), del d.m. predetto che, tra l'altro, danno rilievo, ai fini dell'attitudine al servizio, alla capacit� di controllo di situazioni impreviste, nonch� di adattamento al contesto lavorativo.

Il giudizio di merito tecnico dell' Amministrazione non si configura irragionevole, n� sproporzionato al fine perseguito, ove si consideri il particolare impegno lavorativo degli appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, in situazioni stressanti sul piano fisico/psichico per fronteggiare eventi caratterizzati da criticit� e da condizioni di pericolo per le persone che, notoriamente, presuppongono un grado di idoneit� eccedente quello richiesto per prestazioni lavorative di carattere ordinario.

Il giudizio sull'idoneit� psichica viene a investire l' attitudine allo svolgimento di compiti caratterizzati da particolare impegno ed elevato grado di rischio (c.d. valutazione psicoattitudinale) ed � rimesso, in via primaria, ai periti ordinariamente preposti alla selezione dei soggetti da ammettere al servizio.

Ad essi compete la verifica di possibili turbe afferenti alla sfera psichica che, pur se irrilevanti nella normale vita sociale e di relazione, rendono il soggetto inidoneo alla svolgimento dei compiti della qualifica da conferire in esito al concorso.

In definitiva: il candidato che volesse opporsi all'esclusione per i motivi in commento, dovr� comprovare l'inesistenza del disturbo d'ansia che (secondo l'Amministrazione) rende inidonei al servizio.

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