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Data: 17/03/2015 12:16:00 - Autore: N.R. Il tribunale dell' Aja ha dato ragione ai sostenitori della privacy accogliendo ricorso presentato dalle associazioni di giornalisti olandesi e da un gruppo di avvocati penalisti. La sentenza ha così annullato una legge che risale al 2009 con cui l'Olanda aveva imposto ai fornitori di telecomunicazioni e ai provider Internet di conservare i dati (le conservazioni telefoniche per un anno e le comunicazioni digitali per sei mesi). Si tratta una legge che secondo il tribunale viola il diritto alla privacy dei cittadini. La decisione è stata criticata dal governo olandese che ha sottolineato come legge che consente la memorizzazione dei dati fosse risultata di fondamentale importanza per la lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata. Soddisfazione è stata invece espressa dai sostenitori del diritto alla privacy secondo cui la legge doveva essere cancellata soprattutto perché i dati vengono conservati anche a prescindere dal fatto che i cittadini siano sospettati. La decisione del tribunale è efficace da subito e quindi le aziende di telecomunicazioni in Olanda non sono più obbligate a memorizzare raccogliere dati. L'operatore Knp ha già dichiarato di aver sospeso la raccolta dei dati annunciando che saranno prese misure necessarie per assicurare il rispetto della legge anche se ciò comporterà la cancellazione dei dati. Si tratta di un contenzioso non isolato giacché la sentenza non è altro che l'ultima di un decennio di battaglie legali in relazione alla conservazione dei dati in tutta Europa. Insomma, secondo il tribunale dell'Aja, la privacy non è meno importante della lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo, ma il ministro olandese per la sicurezza e la giustizia, preoccupato per le conseguenze che il provvedimento può avere, ha già dichiarato di aver messo al vaglio l'ipotesi di presentare ricorso contro la decisione.
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