Data: 09/06/2004 - Autore: Cristina Matricardi
Il Garante per la protezione dei dati personali, a seguito di una richiesta avanzata dal Consiglio Nazionale Forense, con proprio parere del 03.06.2003 ha indicato i principali adempimenti che dovranno essere ottemperati nell'ambito dell'esercizio dell'attività forense. Tra le indicazioni più importanti rileviamo che la maggior parte dei trattamenti di dati effettuati nell'esercizio dell'attività forense non è soggetta a notificazione e che i dati devono essere protetti da misure di sicurezza idonee e preventive, riducendo al minimo i rischi di distribuzione, perdita, anche accidentale, di accesso non autorizzato o trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta. In particolare, se i dati sensibili (o dati giudiziari) sono trattati con strumenti elettronici, occorre redigere un documento programmatico sulla sicurezza (cd. DPS) e ciò già a partire dal prossimo 30 giugno. Inoltre è stato stabilito che tutte le persone fisiche che, a vario titolo (avvocati, praticanti, collaboratori e personale amministrativo), hanno libero accesso ai dati personali dei clienti, devono essere espressamente designate per scritto, quali incaricati del trattamento.
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