Data: 11/04/2015 11:32:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Senza grosse sorprese, il Governo ha approvato nella tarda serata di ieri (dopo il rinvio del Cdm convocato per le 10) il Def, al grido di �niente tasse da aumentare� annunciato nei giorni scorsi.

Confermati, dunque, i numeri del documento economico e finanziario illustrati marted� scorso che prevedono per il 2016 una manovra di 10 miliardi, da �recuperare� attraverso la spending review e la razionalizzazione delle risorse.

Ma non saranno richiesti ulteriori sacrifici ai cittadini n� disposti aggravi agli enti locali, rassicurando cos� regioni e comuni gi� sul piede di guerra perch� convinti di �avere gi� dato�.

Del resto, il Def, come ha affermato lo stesso premier �non � una legge di stabilit��, ma un testo programmatico, una sorta di �fotografia� della situazione economica esistente, che analizza le principali variabili macroeconomiche (pil, debito, deficit, disoccupazione, ecc.) e contiene indicazioni per l'anno in corso e il triennio a venire, senza misure operative.

In definitiva, una strategia che unita al piano sulle riforme, fornisce una previsione di quello che verr�.

Quanto al Pil, le previsioni seppur prudenti sono di crescita: +0,7% nel 2015, + 1,4% nel 2016  e +1,5% nel 2017, mentre pareggio di bilancio e azzeramento del debito sono confermati, rispettivamente, per il 2017 e il 2018.

Sui tagli alla spesa pubblica, invece, si operer� nel senso della razionalizzazione, nei diversi settori di intervento ipotizzati (leggi �Governo: AAA 10 miliardi cercasi per il Defhttps://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_18040.asp), tra cui, in primis, quello sanitario, considerato che, come dichiarato dallo stesso Renzi �non � normale che ci siano regioni con 7 province e 22 Asl�.

Venendo, infine, al �tesoretto� ritrovato tra le pieghe del Def, vera novit� di interesse per tutti gli italiani, per il momento � stato riposto nel forziere nell'attesa di decidere come spenderlo.

Il �bonus�, come preferisce chiamarlo il Governo, nasce dallo scostamento dello 0,1% tra l'indebitamento tendenziale (2,5% del Pil, verso il quale volge l'economia italiana) e quello programmatico (2,6% del Pil concordato con l'Ue), e vale circa 1,6 miliardi di euro.

L'utilizzo delle risorse aggiuntive verr� dunque deciso nelle prossime settimane, probabilmente per il welfare, con misure contro la povert� o per allargare il target degli esclusi dal beneficio degli 80 euro.

Intanto, l'opposizione, gi� partita all'attacco, parla di speculazioni e proclami in vista delle prossime elezioni amministrative.

Nel frattempo, il Def, coi suoi capitoli relativi al programma di stabilit� del Paese e a quello di riforma, viaggia veloce verso le Camere per ricevere l'ok e volare verso Bruxelles entro fine mese, nel termine previsto dai trattati europei. 


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