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Data: 28/04/2015 12:00:00 - Autore: Marina Crisafi di Marina Crisafi - Imu e Tasi sono destinate ad aumentare inesorabilmente durante l'anno e se dal 2016 non sarà applicata la Local Tax, il rischio è quello di una vera e propria “stangata” per i cittadini. A lanciare l'allarme è la Cgia di Mestre sulla base di uno studio effettuato sulle delibere comunali relative all'approvazione delle aliquote e delle detrazioni delle imposte sulla casa per il 2015, pubblicate sinora sul sito del dipartimento delle Finanze. Anche se il campione analizzato è ancora ristretto, secondo l'associazione degli artigiani, il trend è ormai chiaro: la maggior parte dei comuni che hanno già deliberato (come Arezzo, Bologna, Rimini, Livorno e Treviso), infatti, hanno optato per l'aumento di entrambe le aliquote delle imposte; in pochi invece hanno confermato la situazione del 2014 (tra cui Aosta, Pesaro e Rovigo), mentre soltanto due (i comuni di Enna e Mantova) hanno previsto un alleggerimento del carico fiscale sugli immobili. Se tale tendenza dovesse essere confermata, cosa molto probabile per la CGIA visto che le casse comunali piangono in totale circa 2 miliardi di euro (1,5 miliardi conseguenti ai mancati trasferimenti previsti per l'anno in corso e circa 625 milioni per le risorse destinate ad abbattere il peso della Tasi sulla prima casa nel 2014), entro il termine per l'approvazione del bilancio di previsione 2015 fissato per il prossimo 31 maggio, le amministrazioni, per assicurare i medesimi livelli di servizi ai cittadini, faranno scattare i nuovi aumenti. Ciò significa che nel 2016 (atteso che il pericolo per il 2015 è stato scongiurato dall'ultima legge di Stabilità), se non verrà applicata la Local Tax, il prelievo fiscale sulle case schizzerà alle stelle, soprattutto per la Tasi che potrebbe arrivare sino al 6 per mille. Prima annunciata con la legge di Stabilità 2015 e poi “ripromessa” nel Def, stando alle intenzioni del Governo, la Local Tax dovrebbe essere approvata in autunno per entrare in vigore dall'1 gennaio 2016. La nuova tassa avrà il compito di inglobare tutti i tributi comunali sugli immobili in un'unica imposta (Imu, Tasi, addizionale Irpef, ecc.), portando, sempre secondo le dichiarazioni dell'esecutivo, ad una semplificazione del quadro fiscale per i cittadini, “rimpinguando” le ormai scarne casse comunali, senza aumentare il prelievo complessivo. |
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