Data: 03/05/2015 12:00:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Quarta al mondo per la disoccupazione di lunga durata, quella cio� che dura da oltre un anno, e con un gettito fiscale pari al doppio della media di tutta l'area Ocse. Ma non solo. La crisi ha fatto crollare i risparmi delle famiglie italiane e si � allargata notevolmente la �forbice� tra i ricchi e i poveri.

� questa la �pagella� dell'Italia secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nell'ambito dei �voti� dati alle principali economie mondiali.

E, in base a quanto emerge dal rapporto Oecd360, il Bel Paese, a quanto pare, non � proprio uno studente modello:

- Disoccupazione

Sul versante dei senza lavoro, l'Italia si piazza quarta in tutta l'area Ocse per percentuale di disoccupati di lunga durata (coloro cio� che non trovano occupazione da oltre un anno).

Negli anni dal 2007 al 2013, emerge in particolare dal rapporto, la quota di tale categoria � salita dal 45% a quasi il 60%, superata soltanto dall'Irlanda, dalla Grecia e dalla Slovacchia (che � fanalino di coda con oltre il 70%). Dal lato opposto della classifica, per l'Ocse, si trova la Corea del Sud, dove il fenomeno sembra essere pressoch� inesistente.

- Tasse

Il gettito fiscale italiano nel 2011 � stato pari a circa 950 miliardi di dollari, ovvero oltre il doppio della media dei Paesi Ocse che si attesta su poco pi� di 400 miliardi.

Quanto alla composizione del gettito, in termini percentuali, la voce principale � costituita dai contributi per la previdenza sociale (31,2% a fronte di una media Ocse pari al 26,2%), seguita dalle tasse su redditi e profitti (26,8% contro il 24,4% Ocse) e, infine, dalle imposte su beni e servizi (26,1%) che rappresentano, invece, la maggiore fonte di gettito nella media dell'Ocse (32,9%).

- Divario ricchi e poveri

Si accentua inoltre la �forbice� tra ricchi e poveri. Dal rapporto emerge, infatti, che sebbene il reddito medio disponibile pro-capite delle famiglie italiane sia pari a 24.724 dollari l'anno, superiore alla media Ocse del 3,3% (23.938 dollari l'anno in valori assoluti), � notevole il divario tra i ricchi e i poveri. Il 20% pi� ricco della popolazione, al top della classifica, guadagna, stando al rapporto �quasi sei volte di pi� del 20% pi� povero�.


- Debiti e risparmi

Complice la crisi, nel 2012 il debito delle famiglie italiane � cresciuto fino al 94,2% del reddito disponibile, impennandosi di oltre il 34% rispetto al 60% medio del 2000.

Contemporaneamente, aggiunge l'Ocse, si � assistito ad un drastico calo dei risparmi che, nel 2012, � sceso al 3,6% del reddito disponibile rispetto al 10% del 2006.





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