Data: 04/05/2015 22:00:00 - Autore: Marina Crisafi
di Marina Crisafi - Tra quello che è stato definito l'Aventino
delle opposizioni, che hanno abbandonato in massa l'aula di Montecitorio prima
del voto, e l'esultanza del premier e della maggioranza che l'ha votata, alla
fine la Camera oggi ha dato il via
libera definitivo al nuovo sistema elettorale, ultimando l'iter
parlamentare della legge avviato proprio a Montecitorio nel marzo dello scorso
anno e successivamente licenziato dal Senato a gennaio 2015. Dopo tre scrutini finali, con l'ultimo segreto, l'Italicum è diventato quindi la nuova legge elettorale (dopo
Mattarellum e Porcellum che l'hanno preceduta) con 334 sì, 61 no e 4 astenuti. Ora si attende soltanto la firma del
capo dello Stato, mentre incalzano già le polemiche sull'ok o meno del
Colle. Ecco cosa cambia con la nuova
legge:
- Premio di maggioranzaIl
sistema delineato con l'Italicum è proporzionale
con premio di maggioranza (340 seggi) alla lista (e non alla coalizione) che
supera il 40% dei consensi. Laddove
nessun partito riesca a raggiungere tale percentuale si svolge un secondo turno (ballottaggio) tra i due
partiti che hanno ricevuto più voti per l'assegnazione del premio. Gli
altri partiti, invece, dovranno ripartirsi i 290 seggi residui (su 630 totali)
in base alla percentuale di voti ottenuti. - Soglia di sbarramentoOltre al premio
di maggioranza, il nuovo sistema elettorale (su base proporzionale) prevede una soglia di sbarramento del 3%.
Entreranno alla
Camera, pertanto, soltanto i partiti che avranno superato tale percentuale
minima. - 100 Collegi Per quanto
riguarda l'assegnazione dei seggi alla Camera, gli stessi verranno assegnati
sulla base delle percentuali dei voti ottenuti dai partiti a livello nazionale
suddivisi su 100
collegi, in ognuno dei quali verranno eletti 6 o 7 deputati. Solo in Trentino
Alto Adige e in Valle D'Aosta si continuerà a votare con collegi uninominali
come durante il Mattarellum. - Capilista bloccati e preferenzeNei
100 collegi previsti ogni partito potrà presentare una lista di 6-7 candidati. Tra
questi il “capolista” è bloccato,
verrà cioè eletto automaticamente se scatta il seggio a prescindere dalle
preferenze espresse dagli elettori, mentre per tutti gli altri candidati sarà
possibile esprimere preferenze. Sono
previste, altresì, le multicandidature. Ogni
candidato può presentarsi infatti fino a un massimo di 10 collegi. -
Voto
di genere e alternanza uomo-donnaLe
preferenze possibili saranno due, purché
di genere diverso. Laddove, infatti, le due preferenze vengano espresse nei
confronti di candidati dello stesso sesso, la seconda preferenza viene
annullata. Anche
le liste devono essere composte in modo da garantire l'alternanza uomo-donna. Inoltre,
nell'ambito di ogni circoscrizione (a livello regionale) i capilista (maschili
o femminili) non devono superare il 60% del totale di genere. - La scheda elettoraleLa “nuova”
scheda elettorale, alla luce delle modifiche intervenute, prevederà a fianco del simbolo di ogni partito il nome del
capolista (che è appunto bloccato) e gli spazi per
scrivere le eventuali due preferenze. -
Italiani
all'esteroPotranno votare
per corrispondenza anche i cittadini italiani che si trovano all'estero per almeno 3 mesi, per motivi di studio
(ad esempio per il programma Erasmus), di lavoro o per cure mediche. - Entrata in vigore
La c.d. “clausola
di salvaguardia” prevede che la legge, valida solo per la Camera, entrerà in
vigore a luglio del 2016, data in cui, nelle more, dovrebbe essere approvata
anche la riforma costituzionale che trasformerà il Senato in organo non più
elettivo.
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