Data: 06/05/2015 20:10:00 - Autore: Mara M.

La compensazione dei crediti

La compensazione è un istituto giuridico che permette a un soggetto A di estinguere o scontare un debito nei confronti di un soggetto B per mezzo di un credito vantato nei confronti dello stesso B. Allo stesso modo di quanto avviene fra privati cittadini, la compensazione dei crediti è utilizzabile anche nei confronti del Fisco. Non è raro infatti che un contribuente - persona fisica o giuridica che sia - venga a trovarsi contemporaneamente nella condizione di debitore verso il riscossore nazionale e di creditore nei confronti dello Stato. E che magari - paradossalmente - abbia difficoltà ad adempiere alle cartelle di Equitalia quando è titolare di un credito verso la P.A.! 
Se finora la procedura per ottenere il saldo dei crediti vantati verso lo Stato era piuttosto lunga e farraginosa - e costringeva spesso i contribuenti ad arrivare ad indebitarsi per poter pagare nel frattempo le tasse - adesso il legislatore ha previsto la possibilità di compensare semplicemente i crediti, ove ricorrano certe condizioni, e in assenza di certi impedimenti. 

Chi può chiedere la compensazione dei crediti con Equitalia

Possono fruire dell'istituto della compensazione tutte le persone fisiche e giuridiche che abbiano maturato nei confronti della P.A. crediti IVA, IRPEF o IRES esigibili e non prescritti temporalmente; a tal fine è necessario che i crediti siano certificati mediante registrazione alla piattaforma digitale del Ministero dell'Economia. Condizione ostativa, per i privati, è l'esistenza di pregressi debiti iscritti a ruolo di importi maggiori di 1.500 euro. Tali debiti possono invece essere ugualmente compensati dalle aziende che vantino crediti nei confronti della P.A. per l'esecuzione di appalti o forniture.

Come si ottiene

Quando si riceve una notifica di pagamento per una cartella Equitalia, si hanno 60 giorni di tempo per presentare il modello F24, indicando come codice tributo la sigla "RUOL". Una volta pagato l'importo, si dovrà presentare la ricevuta ad Equitalia, indicando possibilmente anche il tipo di credito cui si riferisce l'importo utilizzato e il tipo di debito che si vuole compensare con i crediti maturati. Se il modello F24 viene registrato presso uffici postali o sportelli bancari, tale indicazione potrà essere fatta in differita (non oltre 3 giorni dal pagamento); mentre dovrà essere contestuale al pagamento se questo viene effettuato direttamente presso gli sportelli di Equitalia.

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