Data: 24/05/2015 15:00:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi � Merita la sufficienza ma pu� ancora migliorare. � questo il voto che si pu� ricavare dalla �pagella� elaborata dal Csm sul processo civile telematico. Con la delibera emanata il 13 maggio scorso, in contemporanea con la notizia dello stanziamento di 19 milioni e mezzo di euro da parte di via Arenula (leggi: �PCT: per il Csm l'idea � buona ma servono soldi. E il Ministero stanzia 19 milioni e mezzo"), il Consiglio Superiore della Magistratura ha analizzato lo stato dell'arte della rivoluzione digitale della giustizia, monitorando i dati emersi attraverso un questionario rivolto a tutti i presidenti di tribunale a i capi delle corti d'appello (qui sotto allegato), puntando il dito contro quello che non va, ma offrendo anche soluzioni.

Tre le leve principali su cui agire:

 

-     Risorse tecniche

Poche e critiche le risorse tecniche (dagli hardware ai software alle reti, passando per l'assistenza) messe a disposizione del Pct secondo il Csm. Una carenza e inadeguatezza che hanno rallentato l'ambita semplificazione e velocizzazione dei processi, rappresentando una forte criticit� per chi ogni giorno ha dovuto fare i conti con le continue interruzioni delle linee telematiche, con l'intempestivit� dell'assistenza e della manutenzione, barcamenandosi per trovare una soluzione.

 

-     Formazione inadeguata

Sul fronte della formazione l'insufficienza � pi� ampia e l'accusa si estende anche alla Scuola Superiore della Magistratura che secondo il Csm �in questo settore si � mossa in ritardo�.

In generale, per il plenum, � mancato un piano complessivo di formazione e aggiornamento del personale su tutti i fronti (giudici, cancelleria, ecc.).

 

-     Norme contorte

Problemi non da poco sono stati causati dalla difficile interpretazione della normativa che ha costretto i giudici a supplire �con grande spirito di abnegazione� anche attraverso l'interlocuzione costante a livello locale con l'avvocatura, e che poteva essere evitata semplicemente �predisponendo gli opportuni accorgimenti in fase di avvio�.

 

-     Proposte e soluzioni

Ma il Csm non si ferma all'analisi e offre soluzioni, anzitutto, sul fronte delle risorse tecniche ed umane.

Sotto il primo profilo, la lista della spesa comprende l'incremento delle risorse impiegate per il funzionamento del Pct. Tradotto: computer, scanner, video, monitor e stampanti ma anche azioni tempestive sulla lentezza delle reti per non interrompere la fornitura dei servizi e implementazione della manutenzione e dell'assistenza che vanno �ripensate e razionalizzate completamente�, magari ampliando la fascia oraria e potenziando i servizi di helpdesk.

Sul secondo punto, formazione necessaria del personale in servizio, programmando un consistente numero di iniziative che raggiungano anche tutti i giudici civili e il personale di cancelleria, e assunzioni di personale �nuovo e qualificato� in grado di apprendere e utilizzare le tecnologie in uso negli uffici giudiziari.

Non ultimo, un pensiero va all'adeguamento delle norme primarie e secondarie per rendere pi� efficace e funzionale il Pct e, nell'attesa, un invito a mantenere la �convivenza� della �carta� col digitale, con la previsione di un �doppio binario� con disposizioni ad hoc che consentano di preservare i fascicoli cartacei e di stampare e depositare atti e documenti.

Non manca, infine, il consiglio alla Scuola Superiore della Magistratura, affinch� consideri �l'informatica� giuridica e giudiziaria quale elemento prioritario della formazione dei magistrati. 


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