Data: 29/05/2015 12:05:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - � pienamente operativa da oggi la nuova legge sui reati ambientali, approvata il 19 maggio scorso dal Senato e approdata ieri in Gazzetta Ufficiale (n. 122/2015).

La l. n. 68/2015 entra in vigore, a pochi giorni dalla scadenza del 2 giugno prossimo, data entro la quale la Commissione Europea chieder� conto degli interventi effettuati per mettersi in regola con le discariche, fatto per il quale l'Italia era gi� stata sanzionata nel 2013 dalla Corte di Giustizia ( cause C-333/13 e C-196/13 ).

Via libera, dunque, all'inserimento nel codice penale dei 5 delitti ad hoc che mirano a sanzionare a tutto campo gli ecoreati: inquinamento e disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale radioattivo, impedimento di controllo ed omessa bonifica.

Sanzioni inasprite e mano pi� pesante sui termini di prescrizione per la persecuzione dei delitti di nuovo conio, ma anche possibilit� di ravvedimento operoso, con sconti di pena dalla met� ai due terzi.

Queste, in sintesi, le principali novit� introdotte dalla l. n. 68/2015, insieme a numerose aggravanti, tra cui quella per i sodalizi mafiosi finalizzati al �business ambientale�, e alla possibilit� di confisca (anche preventiva), salvo che l'imputato provveda a mettere i luoghi in sicurezza o al loro ripristino.

Non sar� invece punita con la reclusione la tecnica dell'air gun, consistente nelle esplosioni sottomarine per le attivit� di ricerca e ispezione finalizzate alla coltivazione di idrocarburi, visto che la norma � stata stralciata alla Camera e in via definitiva al Senato (leggi �Ddl ambiente � legge: chi inquina paga ma niente carcere per l'air gun�). 


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