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Data: 03/06/2015 11:40:00 - Autore: Law In Action - di P. Storani di Paolo M. Storani - In occasione del 24� congresso nazionale medico giuridico dell'Associazione Melchiorre Gioia, tenutosi a Roma il 22 ed il 23 maggio 2015, intitolato "Rota Volvitur", ho avuto la fortuna ed il piacere di ascoltare un brillante intervento dell'Avv. Gino Michele Domenico ARNONE, che opera all'interno del prestigioso Studio Legale Ambrosio & Commodo di Torino. Gino da Magdeburgo � un Amico di LIA Law In Action e non occorre che Ve lo presenti. Vi lascio, dunque, ad un suo nuovo contributo, che tratta di quanto impegno occorre profondere per la tutela del danneggiato tra una miriade di ostacoli, talvolta demenziali. Buona lettura! Non siamo professionisti che vegetano in un mondo lisergico. Siamo attivisti. O risarcisce l'assistito integralmente o si a va processo. Legge 57/2001, mediazione e negoziazione assistita obbligatoria, indennizzo diretto, accertamento strumentale in RC con scomparsa delle microlesioni da distrazione del rachide, continui tentativi di introdurre la tabella per le macro-lesioni in contrasto con la vigente tabella del Tribunale di Milano, decreto Balduzzi su RC medica, aumento dei contributi unificati, aumento delle marche da bollo, filtro in appello, inserimento del raddoppio del contributo unificato in caso di appello dichiarato inammissibile, forte pressione per l'istallazione delle scatole nere su veicoli, tentativi di diminuire la prescrizione per l'azione risarcitoria, limitazioni temporali alla possibilit� di indicare testi, come da Decreto Destinazione Italia. E non da ultimo ci troviamo costretti sempre pi� spesso a dover anticipare noi i costi di queste riforme bipartisan (perch� gli inchini al comparto assicurativo arrivano tanto dai governi di destra quanto da quelli di sinistra), anticipando per conto dei nostri clienti i contributi, le spese di notifica e quelle di perizia medico legale che rischiamo concretamente di non recuperare visto quello che ad oggi viene riconosciuto a titolo di spese legali per un procedimento innanzi al giudice di pace. S� perch� per l'attivista serio non ci sono danni si seria A e danni di serie B. Oggi l'interesse � prevalentemente quello sottostimare il danno alimentando cos� di fatto il contenzioso, imponendo ai medici fiduciari (nell'ambito delle micro-lesioni) di adeguarsi alle valutazioni riduttive imposte delle compagnie: insomma risarcire di meno. Ed allora l'importanza di chiamarsi attivista � resa evidente dalla seguente equazione: pi� leggi, atteggiamenti e risarcimenti ingiusti, pi� domanda di giustizia presso i Tribunali della Repubblica. Mai come oggi l'avvocato attivista non � di passaggio nelle aule di giustizia, mai come oggi egli � il vero protagonista del processo. Autore: Gino Michele Domenico ARNONE, Dottore di ricerca in diritto civile nell'Universit� di Torino |
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