Data: 05/06/2015 18:15:00 - Autore: Marina Crisafi
di
Marina Crisafi �
Tempi certi per gli esami e tirocini effettivi e controllati negli studi e
nelle modalit� alternative. Sono queste le proposte
di miglioramento messe nero su bianco dal Consiglio Nazionale Forense nei pareri inviati in questi giorni al
ministero della Giustizia sugli schemi
di regolamento relativi al tirocinio per l'accesso alla professione e all'esame di abilitazione.
Secondo il Cnf, le due bozze di regolamento
predisposte da via Arenula in attuazione della riforma forense, hanno discreti margini di miglioramento.
Di concerto con ordini, Oua e Associazioni
Forensi, per quanto concerne il testo relativo allo svolgimento del tirocinio, il Cnf chiede una disciplina pi�
dettagliata delle modalit� alternative alla frequenza negli studi legali
che, in ogni caso, deve essere assicurata per almeno 6 mesi.
Serve, inoltre, si legge nel parere del Cnf
�un quadro chiaro di riferimento per le future
convenzioni con le Universit�� e sugli adempimenti per i tirocini svolti in
Europa, nonch� una specifica della documentazione necessaria da produrre, all'esito
dello svolgimento del tirocinio, in maniera da rendere uniforme il controllo
dei Consiglio dell'Ordine per il rilascio del relativo certificato di compiuta
pratica.
Quanto agli esami, invece, innanzitutto,
propone il Cnf, occorrono tempi precisi
tra le varie fasi delle prove, in modo da dare ai candidati la possibilit�
di prepararsi e organizzarsi al meglio nell'intero percorso. Inoltre, fermo restando
che l'intera disciplina � ritenuta �non puntuale� dal Consiglio, ad essere
bocciato in toto � il sistema di sorteggio delle domande da un database,
giacch� �non funzionale ad una prova di
abilitazione - comportante la verifica, in sede di orale - delle capacit� professionali�.
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